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FORO DEL DIALOGO A LA ACCION PROPUESTA DEL MOVIMIENTO SOCIAL PARA TRANSFORMAR A HONDURAS

Wade le envio algunas fotos  del Foro  donde  participaron varios movimentos sociales en el museo de antropologia e historia en San Pedro Sula en este foro estuvo presente el Ex Presidente Jose Manuel Zelaya Rosales y los  movimientos que participaron fueron FOSDEH, Movimientos estudiantiles, campesinos, feministas, etc.

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Participacion de ACORN, FOSDEH

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 Participacion de ACORN, FOSDEH y participantes de Movimientos sociales se realizo un foro para concientizar sobre la repercusiones negativas que se dan al construir represesas hidroelectricas ya que se da una desvastacion en los recursos naturales, migracion y otros factores que van en contra del bienestar de la comunidades.

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FORO DEL DIALOGO A LA ACCION PROPUESTA DEL MOVIMIENTO SOCIAL PARA TRANSFORMAR A HONDURAS

 Wade le envio algunas fotos  del Foro  donde  participaron varios movimentos sociales en el museo de antropologia e historia en San Pedro Sula en este foro estuvo presente el Ex Presidente Jose Manuel Zelaya Rosales y los  movimientos que participaron fueron FOSDEH, Movimientos estudiantiles, campesinos, feministas, etc.IMG_6410IMG_6416IMG_6437IMG_6400

 


 

 

 

 

 

 

 

Foro de Politica Fiscal Perversa, San Pedro Sula

Foro de politica Fiscal Perversa se realizo en la ciudad de San Pedro Sula, Honduras en donde participo ACORN, El foro del Valle de Sula y otros movimientos sociales como se feministas, juveniles etc., FOSDEH.
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Wade en los demas Fotos  de las anteriores actividades tambien participo el Foro de Valle de Sula.

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Estas actividades han tenido exito y a traves de estos eventos  se concientiza a la población.

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Foro de politica Fiscal Perversa se realizo en la ciudad de San Pedro Sula, Honduras en donde participo ACORN

Descripcion de este Foro de politica Fiscal Perversa se realizo en la ciudad de San Pedro Sula, Honduras en donde participo ACORN, El foro del Valle de Sula y otros movimientos sociales como se feministas, juveniles etc., FOSDEH

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Wade en los demas Fotos  de las anteriores actividades tambien participo el Foro de Valle de Sula.

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Estas actividades han tenido exito y a traves de estos eventos  se concientiza a la población

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Contattiamoci

ACORN Italy vi aspetta in Piazza dell’Ateneo Salesiano, 77 a Roma

lunedì dalle 10 alle 13, martedì & giovedì dalle 17 alle 20

 

il nostro sito: ACORNItaly.org

la nostra e-mail: roma@acornitaly.org

facebook: ACORN Italy su facebook

il nostro telefono: 3284504734

Skype: acornitaly

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ACORN (Associazione per Comunità Organizzate in Rivoluzioni Nuove)

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ACORN Italy è un’organizzazione di comunità per i diritti civili e dell’abitare regolarmente registrata in Italia come Associazione di Promozione Sociale.

 

di seguito, il Manifesto e lo Statuto.

 

 

 

 

MANIFESTO

“ La logica ci dice: ‘lo crederemo quando lo vedremo’. Ma c’è anche l’inverso, la fede. La fede, o la fiducia nella gente, ci dice: ‘lo vedremo quando lo crederemo’ ”

– SAUL ALINSKY

 

 

Benvenuti a casa vostra.

In ACORN (Associazione per Comunità Organizzate in Rivoluzioni Nuove) nessuno è estraneo, distante, ultimo. Ognuno è sempre nuovo & insieme sulla terra di tutti.

Prima che il surriscaldamento climatico portasse alla desertificazione delle terre di questo paese, arrivò il berlusconismo a fare terra bruciata e tabula rasa e a produrre inaridimento sociale, imbarbarimento culturale.

Noi reagiamo a tutto questo.

Noi faremo tabula rasa di tabula rasa.

In questo deserto vogliamo essere l’acqua, e vogliamo siate i fiori, come quelli delle rivoluzioni fiorite dei popoli arabi, quella dei gelsomini in Tunisia, quella del loto in Egitto. Vogliamo profumare a vivo il mediterraneo, non puzzare morti in deserti.

 

ACORN è un’organizzazione di comunità che si occupa di voi come se fossimo noi, come in effetti siamo. Non solo ciascuno è primus inter pares, ma ciascuno è custode di ogni altro. Ci occupiamo di occuparci di noi in quanto comunità varie di cittadini (vicinati, palazzine, quartieri, circoscrizioni, municipi) per qualsiasi problema qualsiasi persona possa avere, qualsiasi ingiustizia sociale possa soffrire, e qualsiasi questione civica per la quale non è mai giunto, sino ad ora, un aiuto diretto da alcuna istituzione o partito o altra associazione dei diritti civili, e qualsiasi questione per la quale altresì la propria forza non sia sufficiente o non si voglia più star soli a farvi fronte.

Ci rivolgiamo a tutti quelli che non si son mai iscritti a niente: iscrivetevi a voi stessi, iscrivendovi a noi. Noi siamo voi, e qui per voi.

Abbiamo anche l’ambizione di portare a iscriversi a noi (noi come comunità organizzata) quegli enti a cui prima era il cittadino a bussare e che in genere portano acqua al loro mulino e iscritto al proprio organismo: adesso è tempo dell’invertire il processo, del restituirci il potere venendoci a riportare tutto a casa.

 

La nostra prima campagna su vasta scala sarà contro l’affitto caro e in nero, per aiutare i più disagiati, gli ultimi, come studenti e pensionati e chiunque altro costretto a sottostare a un contratto in nero per via di un padrone di casa che spadroneggia e contribuisce al sommerso, evadendo spudoratamente ogni tassa sul suo immobile, sfruttando l’inquilino e derubando tutta la comunità.

Questa campagna, resa possibile dalla nuova legislazione utilizzando quanto previsto dall’articolo 3, commi 8 e 9 del decreto legislativo 23/2011 sulla Cedolare Secca, aiuterà e guiderà gli inquilini nella registrazione unilaterale del contratto che gli regalerà, in automatico e senza incertezze, la certezza di emergere (legalmente, dal nero) e la bellezza di legalizzare (liberamente, lux solis) ottenendo un canone d’affitto pari al triplo della rendita catastale diviso 12, attorno al centinaio euro mensili circa laddove prima erano attorno al migliaio.

Questa legislazione ci permette allo stesso tempo di contrastare efficacemente l’illegalità e aiutare estesamente i più deboli. Due vittorie con una battaglia.

E a vincere siamo tutti.

E vogliamo attivarci e arrivarci tutti.

 

Un’altra campagna permanente è quella di apertura e ascolto, permanenti, per qualsiasi problema civico possiate avere e battaglia civile vogliate proporre.

Dall’emergenza abitativa ai diritti & servizi essenziali, dalla sete di voce alla fame di legalità e giustizia.

Crediamo che non sia davvero più tempo, nel 21° secolo, di esseri umani che siano soltanto tali, ma di esseri umani che siano anche cittadini attivi.

Hanno usurpato e disonorato la nostra casa (la nostra democrazia, la nostra nazione, la nostra libertà, la nostra indipendenza, i nostri diritti civici, civili e umani), adesso ci organizziamo e ce la riprendiamo.

Un bimbo che nasce è potenziale, un cittadino che si attiva è potere.

Guida spirituale: Saul Alinsky.

Democrazia: diretta & partecipativa.

Inni: Patti Smith “People Have The Power”, Public Enemy “Power To The People”.

Pagine: quelle che scriveremo assieme.

Uniamoci: ora.

Viva la rivoluzione nuova.

Bentornati a casa, nostra, nuova.

 

-ACORN Italy

 

 

STATUTO

 

 

STATUTO

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

 

 

 

Art.1

Ai sensi della legge 7 dicembre 2000, n. 383 , e alla L.R. 1/08 e al D.L. 460/97 delle norme del codice civile in tema di associazioni riconosciute è costituita l’Associazione di promozione sociale denominata ACORN Italy. L’Associazione ha all’atto di nascita sede nell’abitazione del Presidente in Roma, via Jacopo Sannazzaro n° 24; l’eventuale trasferimento della sede non comporterà modifica statutaria.

L’Associazione ha durata illimitata.

L’Associazione è costituita nel rispetto delle norme del Preambolo dello Statuto

delle Nazioni Unite, della Costituzione Italiana, della

Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 e della

Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina del 1791.

 

Art.2

L’Associazione, il cui nome le viene dalla Federazione Internazionale di Organizzazioni di Comunità a cui fa capo – “ACORN International” – ha in ACORN l’acronimo originale di Association of Community Organizations for Reform Now (dall’inglese “Associazione di Organizzazioni di Comunità per le Riforme Ora”) e assume, affiancandola all’originale, la dicitura di Associazione per Comunità Organizzate in Rivoluzioni Nuove.

Ha finalità di sviluppo umano e presa di coscienza sociale, non di lucro, e si propone di svolgere attività di ‘organizzazione di comunità’ per organizzare vari gruppi di persone [cittadini, inquilini, condomini, comitati, quartieri, periferie, municipi, paesi, città &c.] ed aiutarli a preservare i loro legittimi diritti civici e raggiungere le loro legittime aspirazioni umane e sociali; promozione e sviluppo di democrazia partecipativa e democrazia diretta; lotta per la preservazione, evoluzione ed estensione dei Diritti Civili della comunità in generale e degli associati in particolare; educazione all’attivismo, perseguimento delle Pari Opportunità per tutti; lotta contro tutte le illegalità, le ingiustizie sociali e generali e le mafie; tutela della dignità della persona; perseguimento del potere alla persona, alla parola e alle comunità di persone in comunicazione; organizzazione e riunione di altre associazioni di promozione sociale e organizzazioni di comunità simili nonché di altre associazioni, movimenti, comitati e altre organizzazioni; all’occorrenza protesta e disobbedienza civile nel pieno rispetto della legalità ma soprattutto della libertà e dignità degli associati. A tale fine l’Associazione potrà operare su tutto il territorio nazionale anche tramite costituzione di altre associazioni o affiliazioni, nonché in coordinazione con le altre organizzazioni internazionali anche ma non soltanto riunite sotto la federazione ACORN International.

L’Associazione ritiene che il processo per il quale il popolo ha sempre più accesso ad informazioni più veloci, multi direzionali, indipendenti e non censurabili attraverso la Rete sia inarrestabile, e porti parallelamente con sé una legittima spinta verso un’esigenza di presa di coscienza di sé in quanto cittadino prima e verso un desiderio di presa di potere in quanto cittadino attivo poi. L’Associazione intende aiutare e accelerare questo processo, e si propone come collegamento e connessione tra la cittadinanza e la sua autodeterminazione, tra la comunità e il governo della stessa. Crede che le rivoluzioni dei fiori in corso nei paesi arabi siano un chiaro esempio di potere popolare diffuso e condiviso anche attraverso e grazie alla Rete, e vuole continuare a tessere ciò e a proseguirne il solco.

L’Associazione salvaguarda e rilancia i diritti del cittadino e la dignità della cittadinanza.

L’Associazione è transculturale, poliespressiva e multiattiva.

L’Associazione promuove l’attivismo sociale e il risveglio collettivo.

L’Associazione promuove le culture, le unioni, gli scambi di conoscenze e l’intrecciarsi di linguaggi.

L’Associazione persegue il rinnovamento e il ringiovanimento della società e del potere.

L’Associazione si propone di colmare il distacco tra la cittadinanza e le istituzioni e di costruire e costituire il ponte che la prima possa percorrere per raggiungere e ricongiungersi alle seconde, e influenzarne e indirizzarne le scelte per un potere più popolare e un presente più pulito.

L’Associazione, rappresentando strenuamente la cittadinanza, invita e incoraggia tutti gli enti cui per la legislazione e la norma si associano i cittadini, a fare per la prima volta il percorso inverso ed associarsi ad essa per avvicinarsi attivamente al cittadino e arrivare ad ascoltare la sua voce. Tutti gli enti che abbiano a cuore e cura le aspirazioni della cittadinanza sono incoraggiate ad unirsi attivamente e chiaramente ad essa attraverso l’adesione all’Associazione.

L’Associazione non afferma che tutti i fini giustifichino qualsiasi mezzo, ma propone di porsi: “quel particolare fine giustifica quel particolare mezzo?”.

L’Associazione condivide convintamente che “l’arco dell’universo morale è lungo, ma piega verso la giustizia”.

L’Associazione vuole riaccompagnare a casa la Democrazia, laddove casa e Democrazia stessa coincidono con le persone, il popolo, il vero potere popolare mai realmente realizzato da alcun governo più o meno piramidalmente democratico sin qui nella storia. Vuole dare le chiavi di casa a popolo e democrazia e far sì che si riuniscano e si ritrovino finalmente sotto lo stesso tetto, nella stessa casa comune. Vuole rovesciare piramidi di democrazia e invertire corsi della storia.

L’Associazione chiede il vostro aiuto e la vostra partecipazione.

L’Associazione non avrà pace alcuna finché non vincerà la nostra guerra.

L’Associazione non si arrenderà né si arresterà.

L’Associazione è democratica.

L’Associazione è una lei.

L’Associazione è ribelle, riformista e rivoluzionaria.

L’Associazione vuole la verità.

Tattiche: tutte.

Dedica: a tutti voi.

Presidente honoris causa: gli ultimi ignoti.

Guida spirituale: Saul Alinsky.

 

Art. 3. Per il perseguimento dei propri scopi l’Associazione potrà aderire ad altri organismi di cui condivide finalità e metodi, collaborare con enti pubblici e privati al fine del conseguimento delle finalità statutarie, promuovere iniziative per raccolte occasionali di fondi al fine di reperire risorse finanziarie finalizzate solo ed esclusivamente al raggiungimento dell’oggetto sociale, effettuare attività produttive, accessorie e strumentali ai fini istituzionali. È data possibilità all’Associazione, in caso di particolare necessità, di assumere lavoratori dipendenti o di avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo ai propri associati.

 

Art. 4 Possono diventare soci dell’Associazione tutti coloro che, condividendone gli scopi, intendano impegnarsi per la loro realizzazione mettendo a disposizione gratuitamente parte del proprio tempo libero, o anche solo tutti coloro che abbiano le stesse idee ed ideali e che siano, liberi.

Possono diventare soci onorari le persone di qualsiasi età.

L’Associazione garantisce una disciplina uniforme dei rapporti associativi escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa. Il mantenimento della qualifica di socio è subordinato al pagamento della quota associativa annuale.

 

Soci

Art. 5. Chi intende aderire all’Associazione deve presentare domanda di ammissione in forma scritta o verbale a un socio fondatore o al Consiglio Direttivo recante la dichiarazione di condividere le finalità che l’Associazione si propone e l’impegno ad approvarne e osservarne lo Statuto e gli eventuali regolamenti. In caso di accoglimento della domanda, l’iscrizione avverrà con il pagamento di una quota associativa (di un minimo di € 10 per i maggiori età a un minimo di € 5 per i minori età) discrezionale e verrà contestualmente consegnata la Tessera Associativa, valida per il primo corso fino al 31 dicembre 2012 (residuo del 2011 compreso) e dal successivo (secondo) tesseramento in poi dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Il rigetto della domanda di ammissione deve essere comunicato per iscritto o verbalmente all’interessato specificandone i motivi.

 

Art. 6. I soci si dividono nelle seguenti categorie:

● soci fondatori;

● soci ordinari;

● soci onorari.

Soci fondatori sono coloro che hanno fondato l’Associazione sottoscrivendone l’atto costitutivo. Soci ordinari sono coloro che, condividendo le finalità dell’Associazione, operano per il loro raggiungimento secondo le proprie capacità personali e sottoscrivono le quote associative.

Soci onorari sono quelle persone alle quali l’Associazione deve particolare riconoscenza: vengono nominati dall’Assemblea Ordinaria, su proposta del Consiglio Direttivo. I soci onorari possono venir esentati dal pagamento di qualsiasi contributo, pur godendo di tutti i diritti degli altri soci.

Essendo ACORN Italy un’associazione con occhio e cuore particolari per i nullatenenti, verranno considerate richieste di adesione senza necessità del versamento di un centesimo.

Diritti e doveri dei soci

Art. 7. Tutti i soci in regola con il pagamento della quota associativa annuale hanno il diritto di essere informati su tutte le attività e iniziative dell’Associazione, di partecipare con diritto di voto alle assemblee, di essere eletti alle cariche sociali, di accedere ai servizi offerti dall’Associazione, di proporre progetti e iniziative al Consiglio Direttivo. La suddivisione degli aderenti in diverse categorie di soci non implica nessuna differenza di trattamento in merito ai loro diritti nei confronti dell’Associazione. L’elezione degli organi dell’Associazione non può essere in alcun modo vincolata o limitata, ed è informata a criteri di massima libertà e partecipazione all’elettorato attivo e passivo.

 

Art. 8. I soci hanno l’obbligo di rispettare le norme del presente statuto e degli eventuali regolamenti, e le delibere adottate dagli organi sociali. Hanno inoltre l’obbligo di versare le quote associative annuali, di essere coerenti con gli obiettivi dell’Associazione, e di prestare il proprio sostegno allo svolgimento delle attività sociali offrendo prevalentemente il proprio impegno personale e spontaneo. Le prestazioni fornite dagli aderenti sono prevalentemente a titolo gratuito salvo eventuali rimborsi delle spese effettivamente sostenute e autorizzate.

 

Art. 9. La qualità di socio si perde per:

● morte;

● dimissioni: i soci hanno il diritto di recedere in qualunque momento dal novero dei partecipanti

all’Associazione, tramite comunicazione scritta al Consiglio Direttivo inviata con un preavviso di almeno trenta giorni;

● esclusione: sono passibili di provvedimento di esclusione i soci che abbiano agito con grave negligenza nello svolgimento di funzioni loro affidate, o che abbiano tenuto comportamenti che costituiscono violazione delle norme statutarie, dei regolamenti interni, o di delibere degli organi sociali, o comunque contrastanti con le finalità dell’Associazione o che rechino danno all’immagine dell’Associazione.

Il socio escluso può, entro trenta giorni, presentare ricorso contro il provvedimento di esclusione all’Assemblea, la quale delibera in via definitiva, previo contraddittorio e sentito il parere non vincolante del Collegio dei Probiviri, se istituito.

 

Organi sociali

Art. 10. Sono organi dell’Associazione:

● l’Assemblea dei soci;

● il Consiglio Direttivo;

● il Presidente;

● il Collegio dei Probiviri, qualora la sua istituzione venga deliberata dall’Assemblea.

Tutte le cariche sociali sono elettive. I componenti gli organi sociali non ricevono alcun emolumento o remunerazione, salvo i rimborsi per le spese sostenute per l’esclusivo espletamento delle funzioni istituzionali esercitate per conto dell’Associazione e autorizzate dal Consiglio Direttivo.

Assemblea dei soci

Art. 11. L’Assemblea dei soci è l’organo sovrano dell’Associazione. L’Assemblea è composta da tutti i soci che sono in regola con il pagamento della quota associativa annuale. Le riunioni dell’Assemblea vengono convocate dal Presidente o da altro consigliere da lui delegato, mediante comunicazione scritta (quale a titolo esemplificativo lettera non raccomandata o messaggio di posta elettronica) inviata a tutti i soci almeno otto giorni prima della data fissata, contenente l’ordine del giorno e l’indicazione della data, ora e sede sia della prima che della seconda convocazione. Tra la prima e la seconda convocazione devono trascorrere almeno ventiquattro ore.

 

Art. 12. L’Assemblea è convocata in seduta ordinaria almeno una volta all’anno, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, per l’approvazione del bilancio/rendiconto consuntivo e, comunque, tutte le volte che il Consiglio Direttivo o il Presidente ne ravvisano la necessità; deve inoltre essere convocata in caso di richiesta di almeno un decimo degli associati. L’Assemblea dei soci può essere convocata in via straordinaria dal Consiglio Direttivo o dal Presidente per modifiche dello Statuto, nonché per lo scioglimento dell’Associazione stessa.

 

Art. 13. L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è presieduta dal Presidente dell’Associazione o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vicepresidente. In caso di assenza o impedimento di entrambi, è presieduta da un membro del Consiglio eletto dall’Assemblea stessa. La funzione verbalizzante è assunta dal Segretario o, in caso di sua assenza o impedimento, da un altro associato nominato dall’Assemblea stessa.

Spetta al presidente dell’Assemblea constatare la regolarità di eventuali deleghe e in generale il diritto di intervento in Assemblea. Per le votazioni si procede normalmente per alzata di mano. Per l’elezione delle cariche sociali o per votazioni riguardanti le persone si procede mediante voto a scrutinio segreto su scheda. Delle riunioni dell’Assemblea viene redatto verbale firmato dal presidente e dal segretario dell’Assemblea, e reso disponibile ai soci.

 

Art. 14. L’Assemblea ordinaria è validamente costituita in prima convocazione con la presenza di almeno la metà più uno degli aventi diritto, mentre in seconda convocazione è valida la deliberazione presa qualunque sia il numero degli intervenuti. Gli associati possono farsi rappresentare in Assemblea solo da altri associati, conferendo delega scritta. Ciascun associato può presentare al massimo una delega. Le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria sono prese a maggioranza dei voti.

 

Art. 15. L’Assemblea ordinaria ha i seguenti compiti:

● discute e approva il bilancio preventivo e il rendiconto consuntivo;

● definisce il programma generale annuale di attività;

● elegge i componenti del Consiglio Direttivo, determinandone previamente il numero;

● elegge i componenti del Collegio dei Probiviri, se istituito;

● discute e approva gli eventuali regolamenti predisposti dal Consiglio Direttivo per il funzionamento dell’Associazione;

● delibera sull’esclusione dei soci ai sensi dell’art. 9;

● discute e decide su tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno e in generale su tutte le materie ad essa riservate dalla legge o dal presente statuto.

 

Art. 16. L’Assemblea straordinaria delibera sulla modifica dello statuto, sullo scioglimento

dell’Associazione e sulla devoluzione del patrimonio. Per le modifiche statutarie l’Assemblea straordinaria delibera in presenza di almeno tre quarti degli associati in prima convocazione e di almeno metà degli associati in seconda convocazione, con il voto favorevole dei due terzi dei presenti; per lo scioglimento dell’Associazione e devoluzione del patrimonio l’Assemblea straordinaria delibera con il voto favorevole di almeno i tre quarti degli associati.

Consiglio Direttivo

Art. 17. L’Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo composto da un numero minimo di tre a un numero massimo di 10 membri, compreso il Presidente, eletti dall’Assemblea scegliendo tra gli associati. Il Consiglio Direttivo dura in carica tre anni e i suoi componenti sono rieleggibili.

 

Art. 18. Se vengono a mancare uno o più consiglieri, il Presidente convoca entro sessanta giorni

l’Assemblea per la loro sostituzione; i nuovi consiglieri scadono insieme con quelli che sono in carica all’atto della loro elezione. I consiglieri che, senza giustificato motivo, risultino assenti per tre riunioni consecutive, possono essere dichiarati decaduti dal Consiglio e sostituiti con le modalità sopra indicate. Se vengono a mancare consiglieri in numero superiore alla metà, l’intero Consiglio Direttivo è considerato decaduto, e il Presidente deve convocare entro sessanta giorni l’Assemblea per l’elezione di un nuovo Consiglio Direttivo.

 

Art. 19. Il Consiglio Direttivo, alla prima seduta, elegge tra i propri componenti il Presidente e il Segretario-Tesoriere . Il Consiglio può inoltre, in qualunque momento, distribuire tra i propri componenti altre funzioni attinenti a specifiche esigenze legate all’attività dell’Associazione.

 

Art. 20. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente ogni volta che vi sia materia su cui deliberare, quando ne sia fatta richiesta da almeno un terzo dei consiglieri e comunque almeno una volta all’anno per deliberare in ordine al rendiconto consuntivo e all’ammontare

della quota associativa. La convocazione è fatta mediante comunicazione scritta (quale a titolo

esemplificativo lettera non raccomandata o messaggio di posta elettronica) inviata a tutti i consiglieri almeno sette giorni prima della data fissata, contenente l’ordine del giorno e l’indicazione della data, ora e sede della riunione.

 

Art. 21. Le riunioni del Consiglio Direttivo sono presiedute dal Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vicepresidente. In caso di assenza o impedimento di entrambi, il Consiglio è presieduto da un altro consigliere scelto dal Consiglio stesso. La funzione verbalizzante è assunta dal Segretario o, in caso di sua assenza o impedimento, da un altro consigliere scelto dal Consiglio stesso. Le riunioni sono valide quando vi interviene la maggioranza dei consiglieri; le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti. Le votazioni sono palesi tranne nei casi di nomine o comunque riguardanti le persone. Delle riunioni del Consiglio Direttivo viene redatto verbale firmato dal presidente e dal segretario della riunione.

 

Art. 22. Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri per la gestione dell’Associazione: pone in essere ogni atto esecutivo necessario per la realizzazione del programma di attività che non sia riservato per legge o per statuto alla competenza dell’Assemblea dei soci. Nello specifico:

● elegge tra i propri componenti il Presidente;

● nomina e revoca il Segretario-Tesoriere;

● determina l’ammontare della quota associativa;

● attua tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione;

● cura l’esecuzione dei deliberati dell’Assemblea;

● predispone all’Assemblea il programma annuale di attività;

● presenta annualmente all’Assemblea per l’approvazione il rendiconto economico e finanziario dell’esercizio trascorso, nonché il bilancio preventivo per l’anno in corso;

● conferisce procure generali e speciali;

● assume e licenzia eventuali prestatori di lavoro fissandone mansioni, qualifiche e retribuzioni;

● propone all’Assemblea i regolamenti per il funzionamento dell’Associazione e degli organi sociali;

● individua e istituisce comitati operativi, tecnici e scientifici determinandone la durata e le modalità di funzionamento;

● riceve, accetta o respinge le domande di adesione di nuovi soci;

● ratifica o respinge i provvedimenti d’urgenza adottati dal Presidente;

● delibera in ordine alla decadenza e all’esclusione dei soci come da art. 14.

Presidente e Vice-Presidente

Art. 23. Il Presidente è il legale rappresentante dell’Associazione e ha l’uso della firma sociale. Dura in carica quanto il Consiglio Direttivo dal quale è stato eletto, e può essere revocato dall’Assemblea ordinaria con voto della maggioranza assoluta dei presenti. Convoca e presiede l’Assemblea ordinaria e straordinaria e il Consiglio Direttivo. Nomina e revoca il Vice-Presidente. Vigila sul buon andamento delle attività dell’Associazione e sul funzionamento delle strutture e dei servizi dell’Associazione.

 

Art. 24. Il Presidente è autorizzato a riscuotere pagamenti di ogni natura e a qualsiasi titolo e a rilasciarne quietanza. Ha facoltà di nominare avvocati e procuratori nelle liti riguardanti l’Associazione davanti a qualsiasi autorità giudiziaria e amministrativa in qualsiasi grado e giudizio. Può delegare parte dei suoi poteri ad altri consiglieri o soci con procura generale o speciale. In casi eccezionali di oggettiva necessità può adottare provvedimenti d’urgenza anche su materie di competenza del Consiglio Direttivo,sottoponendoli alla ratifica del Consiglio Direttivo appena possibile.

 

Art. 25. Il Vice-Presidente è nominato dal Presidente tra i componenti del Consiglio Direttivo. Il Vice-Presidente sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento.

 

Art. 26. Il Segretario-Tesoriere è nominato dal Consiglio Direttivo tra i propri componenti. È in quanto Segretario responsabile della redazione dei verbali delle sedute del Consiglio e dell’Assemblea, che trascrive sugli appositi libri affidati alla sua custodia unitamente al libro soci.

 

Art.27 Il Segretario-Tesoriere ha in quanto Tesoriere il compito della gestione economica dell’Associazione. In particolare cura le registrazioni contabili, predispone la bozza dei bilanci consuntivi e preventivi da sottoporre al consiglio, relaziona all’assemblea sulla situazione economica dell’associazione e, con delega del consiglio cura la gestione degli incassi e dei pagamenti. Il Tesoriere rende conto del proprio operato al Consiglio.

Collegio dei Probiviri

Art. 28 L’Assemblea, qualora lo ritenga opportuno, può eleggere il Collegio dei Probiviri. Il Collegio dei Probiviri costituisce l’organo interno di garanzia per giudicare su eventuali ricorsi, nonché quello di amichevole compositore nel caso di liti anche all’interno dell’Associazione. I Probiviri sono nominati dall’Assemblea in numero di tre scegliendo tra gli associati, durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili per non più di due mandati consecutivi. La carica di Proboviro è incompatibile con quella di membro del Consiglio Direttivo.

 

Art. 29. Il Collegio dei Probiviri ha i seguenti compiti:

● decide, senza formalità di rito, entro trenta giorni dal ricevimento del ricorso da parte di qualche socio, per controversie interne all’Associazione; il lodo arbitrale dei Probiviri è inappellabile;

● esprime parere obbligatorio, ma non vincolante, sull’esclusione dei soci che sono stati deferiti dal Consiglio Direttivo nei casi previsti dall’art. 9.

Patrimonio, esercizio sociale e bilancio

Art. 30. L’esercizio sociale decorre dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Entro il 30 aprile di ogni anno il Consiglio Direttivo, unitamente alla relazione scritta. presenta per l’approvazione all’Assemblea ordinaria il rendiconto economico e finanziario dell’esercizio trascorso, dal quale dovranno risultare i beni, i contributi o i lasciti ricevuti, nonché il bilancio preventivo per l’anno in corso. Qualora l’Associazione abbia effettuato raccolte occasionali pubbliche di fondi,

l’Assemblea ordinaria è tenuta ad approvare, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, un apposito e separato rendiconto dal quale devono risultare, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione effettuate.

 

Art. 31. Il patrimonio sociale è costituito da:

● beni immobili e mobili;

● azioni, obbligazioni e altri titoli pubblici e privati;

● donazioni, lasciti o successioni;

● altri accantonamenti e disponibilità patrimoniali.

 

Art. 32. Le entrate dell’Associazione sono costituite da:

● quote e contributi degli associati;

● erogazioni liberali degli associati e di terzi;

● contributi dello Stato, delle regioni, di enti locali, di enti o di istituzioni pubblici, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari;

● contributi dell’Unione Europea e di organismi internazionali;

● eredità, donazioni e legati;

● entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;

● proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque

finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;

● entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento;

● ogni altra entrata compatibile con le finalità dell’associazionismo di promozione sociale.

 

Art. 33. Il patrimonio sociale deve essere utilizzato, secondo le leggi vigenti, nel modo più opportuno per il conseguimento delle finalità dell’Associazione. Le quote sociali, i contributi, le donazioni, le liberalità e le elargizioni da chiunque pervenute sono a fondo perduto; in nessun caso, e quindi nemmeno in caso di scioglimento, né in caso di morte, di recesso o di esclusione, può darsi luogo alla ripartizione di quanto versato. Tali versamenti non creano altri diritti di partecipazione e segnatamente non creano quote indivise di partecipazione trasmissibili a terzi, né per successione a titolo particolare, né per successione a titolo universale; è inoltre vietata qualunque rivalutazione di quanto versato. All’Associazione è vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione stessa, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge. Eventuali avanzi di gestione saranno reinvestiti a favore delle attività istituzionali previste dal presente statuto.

Scioglimento e devoluzione dei beni

Art. 34. Lo scioglimento dell’Associazione viene deliberato dall’Assemblea che si riunisce in forma straordinaria ai sensi dell’art. 21 del presente statuto. In caso di scioglimento, il patrimonio dell’Associazione, dedotte le passività, verrà devoluto ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione imposta dalla legge. In nessun caso possono essere distribuiti beni, utili e riserve ai soci.

Norma finale

Art. 35. Il presente statuto deve essere osservato come atto fondamentale dell’Associazione. Per quanto non viene espressamente previsto da esso o dai regolamenti interni si fa riferimento alle vigenti disposizioni legislative in materia, e in particolare al Codice Civile, alla legge 383/2000, e al Decreto Legislativo n. 460 del 1997 e loro successive variazioni.

 

IL SEGRETARIO                                                                              IL PRESIDENTE

Francesco Nisi                                                                                David Tozzo

ACORN Italy – Presentazione & Vademecum

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Index

1. CAMPAGNA “AFFITTI IN NERO – PADRONI IN BIANCO”

2. CONTATTIAMOCI / 3. ATTIVATI / 4. ACORN ITALY

1. CAMPAGNA “AFFITTI IN NERO – PADRONI IN BIANCO”

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2. CONTATTIAMOCI

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3. ATTIVATI

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Indica nella causale “iscrizione ad ACORN Italy” e il tuo nome & cognome ed indirizzo: riceverai la tua tessera ACORN Italy 2014-2015 direttamente a casa

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Stampa il volantino.

Torna su in questa pagina e stampa il volantino di ACORN Italy e appendilo nella bacheca/lascialo all’ingresso del tuo palazzo, in vista, così da dare una mano anche a chi coabita con te nello stesso edificio!

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4. ACORN ITALY

ACORN Italy (Associazione per Comunità Organizzate in Rivoluzioni Nuove) fa parte della più grande federazione mondiale di ‘organizzazione di comunità’, ACORN International.

Un’organizzazione di comunità è quando la cittadinanza si attiva e coordina per affrontare un problema comune, che abbia a che fare con diritti civili, servizi comuni, ingiustizie sociali, illegalità varie.

ACORN Italy è il primo esempio di organizzazione di comunità in questo magnifico, mortificato paese.

Organizziamo proteste e rivoluzioni & ingaggiamo lotte e battaglie per i diritti della cittadinanza da sempre frustrata e da adesso attiva.

Non siamo dalla parte del popolo: siamo, il popolo.

Noi siamo voi.

Unisciti ad ACORN e unisciti a te stesso.

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ACORN Italy

ACORN Italy is born tonight, community organizing is reborn again/ è nata stasera ACORN Italy, da adesso si organizza la comunità

Migrants’ money channels are a murky world

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Migrants’ money channels are a murky world

Carol Goard

July 26, 2011

There is no paper trail. There is no oversight. There are no clear rules. But the cash flow is staggering: roughly $200 billion a year.

This amount, sent home by immigrants and migrant workers through back channels, dwarfs global foreign aid. Canada’s share — approximately $7.5 billion a year — is more than double the country’s official development assistance.

Although these hand-to-hand remittances do a tremendous amount of good in poor countries, they pose serious risks for both senders and governments.

Immigrants have no guarantee their earnings will actually reach their families. The money could be pocketed by greedy middlemen, stolen enroute or whittled down by bribes to corrupt local officials.

Financial authorities have no knowing whether this informal financial system is being used by drug dealers to launder dirty money or terrorist groups to finance international operations. It certainly has the potential to do both.

Yet few governments are taking steps to regulate this trouble-prone business. More surprisingly, they know almost nothing is known about it. All of the available statistics are ballpark estimates. All of the current knowledge is based on anecdotes and regional fragments.

A Toronto-based citizens’ group aims to spur reform. Acorn Canada, made of up low-to-moderate-income families, is conducting a multi-year campaign to make remittances safe and transparent.

It has taken the lead because its members — many of whom support families in Asia, Africa and Latin America — are tired of choosing between exorbitant bank fees and unreliable couriers.

Acorn has just released a report outlining the magnitude of “hawala,” as it is called, and the way it works.

A typical transaction unfolds something like this: An immigrant or seasonal worker wants to send money to his family back home. His English is rudimentary and he is intimidated by bureaucrats and paperwork and incomprehensible service charges.

So he checks an ethnic newspaper and finds an advertisement for cheap money transfers to his homeland. He visits the establishment, usually a small export-import business, and arranges to send a small amount — say $100 — to his family. The owner charges a commission ranging from 25 cents to $1.25 and gives him an identification number that can be used to pick up the money.

The merchant then contacts one of his suppliers or agents in the immigrant’s home country and arranges to get the money to its destination. The two traders settle their debt by manipulating their balance sheets.

When the system works, it provides a cheap, efficient way to send money overseas. When it breaks down, the immigrant is out-of-pocket and powerless.

There are safer ways to transfer funds, but they are extremely expensive. Acorn tracked the cost of sending a $100 remittance to Mexico, using recognized financial institutions, last fall. It found the cost could run as high as $50.

The cheapest option was MoneyGram, which charged between $3 and $10, depending on the speed and the level of service. The highest-priced was HSBC (Hong Kong and Shanghai Banking Corporation), which charged $50.84. The only Canadian bank willing to divulge its fees, Toronto Dominion, fell in the middle at $35.91.

“These rates are predatory,” says Kay Bisnath president of Acorn. They drive people to use they underground system. They induce risky behaviour.

This week, a delegation from the grass-roots group will attempt to convince deputy finance minister Michael Horgan that it would be in Canada’s interests to cap remittance rates and require banks to disclose their fees. Ottawa needs a window on this multi-billion cash flow and immigrants need a safe, affordable way to send money home.

It is unlikely that “hawala” will ever be eliminated. But in a 21st-century financial system that can move money securely around the globe with the push of computer button, immigrants deserve a better alternative.

Carol Goar writes for Record news services.

 

Video: Is falling foreign investments a reason to worry

ACORN India’s FDI Watch campaign was recently featured on an hour long panel discussion on the current status of FDI inflows to India.

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