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dalla newsletter degli iscritti:
Carissima comunità di ACORN Italy,
mentre vi inviamo queste righe, l’Italia è al voto. Nella neve, sotto la pioggia, dentro la crisi. Comunque al voto. Comunque dobbiamo partecipare. Come da nostro costume – politico ma apartitico – non v’inviamo in questa newsletter una indicazione e non tentiamo di spingervi verso una direzione od un’altra. Quello che però teniamo a dirvi, è di andare. Di votare. Il paese è fragile e la democrazia preziosa. Il dare il proprio contributo alla comunità-paese che costituiamo, se ci vogliamo bene, è la cosa giusta da fare.
Cantava Giorgio Gaber, che “libertà è partecipazione”. Per questo, vi abbiamo scritto quanto sopra e vi scriviamo quanto sotto:
vi rilanciamo l’invito all’Assemblea Nazionale di ACORN Italy, sabato 2 marzo 2013 alle 18 presso la sede nazionale in Piazza dell’Ateneo Salesiano, 77, a Roma.
Sarà l’occasione, come siamo andati naturalmente maturando, per avere sempre più valore per voi: per conoscerci, riunirci assieme, fare Rete, per far sì che i rapporti non siano più solo unici e univoci (associato-ACORN) ma siano un rapportounicotuttiassieme (la mancanza di spaziatura è voluta). Valiamo, e siamo più forti, se siamo assieme. Per questi vogliamo incontrarci, almeno per chi di noi riuscirà a venire [abbiamo fissato l’Assemblea di sabato proprio per incoraggiare la massima partecipazione possibile, anche se ci rendiamo conto che tantissimi di voi vengono da tutta Italia, e sarà difficile essere a Roma. per tutti voi, attendete una newsletter con il resoconto dell’Assemblea che non tarderà ad arrivare! la non presenza all’assemblea non vorrà certo dire che non potrete avere la possibilità di contare. una volta ricevuta la newsletter col resoconto, potrete rispondere e dire la vostra. su tutto], oltre che per lanciare una nuova importantissima campagna, dopo quelle nazionali che continuano a gonfie vele di Affitti in Nero-Padroni in Bianco ed EQUALITY: stavolta ci rivolgeremo non ad un tempo a tutta la comunità nazionale, ma a piccole comunità locali, per mettere in pratica l'”organizzazione di comunità” da cui siamo partiti e affrontare i problemi (crisi, servizi, difficoltà quotidiane) delle vostre piccole realtà (condomini, palazzine, strade, quartieri, municipi). Quel che vi chiediamo, è questa volta di non mancare – naturalmente non è un obbligo, ci mancherebbe – e di valutare insieme sabato il percorso sin qui fatto, e di lì partecipare al presente e al futuro, della vostra associazione.
Tanti gli altri buoni motivi per esserci: per la legge (ferrea, in noi) della trasparenza verran presentati per l’approvazione il bilancio e tutte le nostre attività 2011/2012 nonchè, data la nostra assoluta democrazia interna, verrà contestualmente messa al voto [ebbene sì, questa settimana è tutta all’insegna della democrazia: si inizia a votare domenica e si finisce sabato!] ogni carica elettiva tra cui quella di Presidente per la quale chiunque con la tessera 2013 potrà candidarsi per confrontarsi con la candidatura del nostro Presidente nazionale Tozzo che si ripresenterà. Sarà un’occasione, per chi potrà venire da ogni angolo del Paese, di incontrarci e (soprattutto per i più lontani) finalmente di abbracciarci! Nell’assemblea oltre ad un confronto su tutto quel che ci riguarda, divulgheremo anche i risultati del sondaggio inviatovi con una scorsa newsletter. Tantissima carne al fuoco insomma, non lasciate la vostra sedia vuota e venite al nostro convivio. La partecipazione è libera e aperta, non dovete confermare la vostra presenza, semplicemente questo sabato venite, votate e prendete il potere. E’ vostro, e noi siamo voi.
come sempre trovate le nostre newsletter passate scendendo in basso, dopo la firma,
partecipiamo, uniamoci, organizziamoci
A sabato!
www.acornitaly.org www.facebook.com/acornitaly Skype: acornitaly
Piazza dell’Ateneo Salesiano, 77 00139 – Roma
Please click to see article by Dharmendra Kumar concerning the Food Security Bill published today in Hindi Daily Prabhat Khabar.
Please click for report on the work of Kenya ACORN.
Please click for report on the work of ACORN Honduras.
Ieri sera presso il circolo Pd Talenti di via Giovanni Verga 54, grazie all’ospitalità della coordinatrice Francesca Leoncini, abbiamo esportato il nostro settimanale caffè letterario. A presentare il libro “Saul Alinsky, rivoluzionario democratico” scritto dal giovane presidente di Acorn Italy David Tozzo, c’erano il senatore uscente Lucio D’Ubaldo e il presidente della Casa del Quartiere Vincenzo Iavarone. Una bella serata in cui si è discusso del pensiero di uno dei più importanti pensatori statunitensi del novecento, inventore dell’organizzazione di comunità e del sit-in, che dedicò la propria vita a tentare di dare coscienza ed organizzazione alla classe media bianca negli Stati Uniti della post depressione degli anni trenta. Nel descrivere i contenuti del libro, al cui interno sono riportate un’intervista rilasciata dallo stesso Ainsky prima della morte ed una recente rilasciata dal figlio dello scrittore americano in visita in Italia, si è anche parlato dell’esperienza di Acorn Italy, l’associazione fondata da David Tozzo (clicca qui). Acorn ha sede in IV municipio in Piazza Ateneo Salesiano 81, nei locali messi a disposizione dalla Casa del Quartiere e si è battuta in questi anni per garantire il diritto alla casa e il rispetto della legge sulla regolarizzazione degli affitti, fornendo assistenza legale a tutti quei cittadini costretti a pagare un affitto in nero a cittadini evasori. Con la nuova legge 23/2011 infatti è possibile per l’inquilino registrare il contratto d’affitto unilateralmente ed al minimo della locazione, qualora il proprietario dell’immobile non abbia adempiuto a questo obbligo entro trenta giorni dalla stipula o dal pagamento del primo canone d’affitto. Un modo per tutelare i più deboli e per impegnarsi per il miglioramento del nostro Paese partendo dai territori e dai diritti dei cittadini.
evento: http://www.facebook.com/events/323312921101484/
info sul volume e foto dell’evento: http://www.facebook.com/RivoluzionarioDemocratico
per leggerlo: http://www.bookrepublic.it/book/9788867555130-saul-alinsky-rivoluzionario-democratico
presentazione di un volume appena pubblicato dal Presidente di ACORN Italy David Tozzo su Saul Alinsky, creatore del “community organizing” che noi abbiamo portato in Italia. Nel libro si parla anche di ACORN e l’ingresso è libero. Qui i dettagli dell’evento, chi si trova a Roma venga senz’altro, vi aspettiamo: http://www.facebook.com/events/323312921101484/
Venerdì 1 Febbraio 2013, dalle 18:30 alle 20 presso il PD Talenti, Via Giovanni Verga, 54, Roma:
Presentazione del quinto libro, secondo saggio & primo ebook di David Tozzo, uscito il 24 gennaio 2013.
“Saul Alinsky – Rivoluzionario Democratico” è un ampio e appassionato omaggio alla figura di Saul Alinsky, ideatore e creatore dell’”organizzazione di comunità” – scienza pratica di coinvolgimento attivo ed educazione alla presa di potere e governance diretta della cittadinanza studiata nella cattedre di mezzi Stati Uniti – mai così attuale negli odierni anni zero di democrazia partecipativa, cittadinanza attiva, primavere arabe, liquid feedback ed e-governance.
interverrà l’autore: David TOZZO attivista politico, scrittore, Presidente di ACORN Italy
presentano con l’autore:
Vincenzo IAVARONE Presidente della Casa del Quartiere
Riccardo CORBUCCI Vicepresidente del Consiglio, IV Municipio
info sul volume: http://www.facebook.com/RivoluzionarioDemocratico
According to the United Nations Development Programme’s Homeless Survey 2010 report there are 56,000 homeless in Delhi. At present, Delhi has around 150 night shelters; 84 temporary and 66 permanent. This is significantly less than one night shelter for every one lakh people across Delhi as mandated in Delhi Master Plan 2021. The capacity of these shelters varies from 40 to 200 people. According to the Delhi’s Urban Development Minister, the total capacity of permanent night shelters is 9,400 and the capacity of temporary shelters is 4,200. The Delhi government has earmarked Rs 6 crore for the 2012-13 financial year to construct, manage and maintain shelters in Delhi.
ACORN’s Delhi Partner Janpahal is managing three temporary shelters and one permanent shelter. As Delhi continues to shiver in the grip of a cold wave, we are grappling with the task of providing shelter to the homeless citizens of India. All our shelters are nearly always overcrowded. We are stretched to our limits. Delhi urban Shelter Improvement Board has provided the basic infrastructure of porta cabins with water, power, toilets, blankets, carpets etc. We regularly outreach to homeless citizens to bring them to shelters where we engage them with various kinds of programmes. We provide facilities like locker and first aid and link the homeless patients to nearby hospitals. We also conduct counselling sessions with chemically dependent homeless citizens for drugs de-addiction. Newspapers are available in shelters. Targeted training workshops and awareness building are regular features of the programmes. Since most of the homeless residents are undocumented, we have concerted drive to get them counted in the census and enroll them as voters.
The Union cabinet led by the Prime Minister today approved the one man commission inquiry on Walmart lobbying in India. The inquiry Commission would be set up under the Commission of Inquiry Act, 1951 and would submit its report within three months of its constitution. As per this act it would be obligatory for the Govt. to table the inquiry report and action taken report in the Parliament.
The terms of reference of the Committee are as follows:-
(i) To inquire into recent media reports on disclosures of Wal-Mart before the US Senate regarding their lobbying activities and details.
(ii) Whether Wal-mart undertook any activities in India in contravention of any Indian law.
(iii) Any other matter relevant or incidental to the above.
The Minister meets Walmart CEO
Here is the official statement by Govt of India:
“Mr Doug McMillon, CEO Walmart International met Union Commerce Industry and Textiles Minster Shri Anand Sharma at Davos today and conveyed that Walmart is ‘excited about India’ and they are studying the conditions before making the final announcement.
Shri Sharma said that India’s Policy on FDI in Multi Brand retail has finality and they need not be unduly concerned about any policy reversal. Shri Sharma also asked them to send request for clarification, if any, in the written form to his Ministry. All necessary clarity will be provided, assured Shri Sharma.”
Anger grows as foreign retailers enter India
http://www.dw.de/anger-grows-as-foreign-retailers-enter-india/a-16545485
Swedish furniture manufacturer IKEA is the latest retail store set to expand into India. The government wants to attract much-needed infrastructure – while many shop owners fear for their livelihood.
Praveen Khandelwal’s hardware store in Delhi employs some 15 people. But soon, the shop owner fears, they might all lose their jobs – and with it, their livelihood.
“International companies will grab the entire retail trade,” Khandelwal told DW. He is afraid that there will be no room for small-scale retailers like him. “Foreign companies will rule India!”
For a long time, India had very restrictive rules on Foreign Direct Investment (FDI). But in the last couple of years, restrictions have been loosened. In June, 2012, the government made some changes to its policies, allowing foreign retailers to operate with less restrictions in the country.
This, according to Gareth Price, a Senior Research Fellow at the British think-tank Chatham House, was aimed at building up much-needed infrastructure in particular in the agricultural sector. “India’s supply chain management is very poor. A lot of food is wasted before it even reaches the shops,” Gareth told DW. India, he added, lacked the resources to improve its infrastructure – the reason the ruling Congress Party decided to open the country to foreign investment.
Several foreign companies, including Wal-Mart, were quick to set up shop following the liberalization.
In November, the government went even further, allowing for full ownership of local subsidiaries by foreign companies. Previously, foreign ownership had been limited to 51 percent.
Furniture manufacturer IKEA is the latest international retailer set to expand into India. On Tuesday, January 22, an Indian Commerce Ministry official said that the Investment Board had approved the Swedish company’s 1.9-billion-dollar investment proposal. IKEA announced it planned to open 25 stores in India over the next 15 to 20 years. The Cabinet, however, has yet to approve the bill and some Members of Parliament have already voiced their opposition. The opposition BJP party said that it would reverse the decision after the next elections, Price from Chatham House said.
The issue of foreign investment is highly divisive. Many Indians, Price said, fear that hundreds of thousands of jobs might be lost in the retail sector, one of the biggest employers in India.
“They will spread”
Dharmendra Kumar is one of them. “We’re not so concerned about IKEA,” the social activist with India FDI Watch, told DW. “They only make furniture, they won’t have much impact.” But he is concerned that while so far only a minority of India’s states have passed the FDI laws, others may soon follow suit. “And once they get here, they will spread.”
It was only a matter of time, he added, before foreign companies would start to have an impact on supply chains, dictate prices and force small- and medium-sized producers out of business.
Amita Arora Puri from the All India Artisans and Craftworkers Association takes a less bleak view: IKEA with its “unmatched funds and global expertise” could help local artisans and traders to improve their designs, product quality and production abilities,” Puri told DW.
“The domestic private sector is looking for intellectual property of how foreign firms are doing things,” Price agrees. He added that, given India’s red tape and often excessive bureaucracy, foreign companies might find it hard to operate in India, letting the domestic sector take over. “That would seem a perfectly plausible outcome in the retail sector.”
Or, in one Twitter users’ laconic words: “50 percent of Ikea’s sales in India will be to furniture manufacturers who want to steal their designs.”
But Price doesn’t think that many foreign companies will commit themselves to India just yet, given the political opposition to the liberalization move. After all, he told DW, the opening was “reversible.”
Shop owner Praveen Khandelwal, for one, isn’t planning to wait and see. He wants to take his fear to the streets. “We’re working on a campaign against the foreign retailers,” he told DW, referring to a group of shop owners and retailers. “Just wait.”