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Corriere della Sera, 30/4/2014
EMERGENZA CASA
Protesta al ministero dell’Economia
Inquilini contro gli «affitti in nero»La «cedolare secca» illegittima secondo la sentenza della Consulta. Unione Inquilini: a Roma oltre 1500 affitti (in nero) riconsegnati al fisco dal 2011
ROMA- Martedì di protesta sotto il Ministero dell’Economia di via XX Settembre, organizzata spontaneamente da un gruppo di «inquilini» contro la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimi i commi 8 e 9 dell’articolo 3 del decreto legislativo 23/2011, meglio noto come «cedolare secca». Il presidio sostenuto inoltre da Sunia Nazionale, Acorn Italy e Unione Inquilini, punta il dito contro il Governo e contro le norme in contrasto all’evasione fiscale da affitti in nero, ritenute «incostituzionali» dalla Consulta che però non giocano a favore degli oltre 1500 inquilini romani che, dall’entrata in vigore del decreto, hanno denunciato presso l’Agenzia delle Entrate il proprio contratto d’affitto non regolare. Nel tardo pomeriggio una delegazione di inquilini è stata ricevuta dal Sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti che a nome del Governo ha rilanciato con una nota positiva, il totale interesse dell’Esecutivo ad andare avanti in contrasto a quanto dichiarato dalla Consulta e sulla tutela dei cittadini che hanno denunciato contratti in nero, oltre alle norme sulla lotta all’evasione fiscale. Intanto il Governo rilancia nuovi interventi per 1,74 miliardi di euro con tre obiettivi: affitti concordati, più offerta di alloggi popolari e edilizia sociale.
Rischio sfratto
«Il proprietario di casa mi chiede gli arretrati tramite il suo legale» si legge sulla pagina facebook di «Inquilini Traditi», il gruppo promotore del presidio che chiede maggior tutela allo Stato proprio a seguito della bocciatura della cedolare secca che mira a tutelare così solo «i parassiti che affittano in nero» spiega Massimo Pasquini di Unione Inquilini Roma. La richiesta congiunta dei cittadini rivolta al Governo e al Parlamento è di approvare emendamenti all’interno del Piano Casa, ora in discussione in Senato, che prevedano, oltre alla validità dei contratti ex in nero oggi registrati, la reintroduzione delle norme dichiarate incostituzionali per un difetto procedurale: «l’eccesso di delega» come si legge nel dispositivo della sentenza. Ed è proprio la Corte Costituzionale a dichiarare che «norme così rivoluzionarie» di certo non potevano essere inserite in un decreto legislativo senza che il Parlamento le avesse indicate nei criteri della delega stessa, anche se la legge ordinaria non vieta che si possa procedere alla loro reintroduzione.
Proteste contro sgomberi
Le proteste per il diritto all’abitare e contro gli sgomberi forzati continuano senza sosta. Di recente alcuni attivisti dei movimenti per la casa hanno piazzato «un mare di casette di carta» davanti al tribunale di piazzale Clodio per affermare il dissenso ai sigilli posti al centro sociale Angelo Mai e contro gli sgomberi degli stabili di via Acacie e Tuscolana dello scorso 23 aprile che hanno coinvolto famiglie allontanate dalle abitazioni occupate abusivamente: le stesse case sottoposte a sequestro il 19 marzo e poi riconsegnate ai senzatetto dopo l’intervento del Sindaco. «Chiediamo l’incontro con il Ministro Lupi e il vice Ministro Casero» affinché si crei la condizione di giustizia per chi «ha favorito la legge e l’emersione degli affitti in nero» conclude Pasquini che è scettico sulla manovra del Governo e spera non passi il messaggio culturale distorto secondo cui «chi evade può star tranquillo».
Troppi affitti in nero
Secondo i dati della Confederazione generale italiana dell’artigianato (Cgia) di Mestre e dell’Agenzia dell’Entrate, in Italia sono oltre 950 mila gli appartamenti affittati «irregolari» quindi sfitti che generano 5 miliardi di euro da redditi non dichiarati e ulteriori 1,5 miliardi della sola evasione Irpef. Nella Capitale i numeri parlano chiaro: oltre trentamila «canoni neri» a fronte di novantacinque mila studenti fuori sede che rappresentano spesso la categoria più colpita dalle locazioni «esenti da tasse» concesse dai proprietari di casa più furbi. Non vale più quindi la procedura per cui è stato possibile autodenunciare il proprio contratto d’affitto non regolare per ottenerne un altro della durata di quattro anni (più altri quattro) a canoni bassi, almeno fino a nuove disposizioni in contrasto all’evasione fiscale.
30 aprile 2014 | 11:27© RIPRODUZIONE RISERVATAPeoples Manifesto Released
The Forum of Informal Urban Poor Workers (FIUPW) and PRIA released peoples manifesto titled ‘Addressing Urban Poverty and Reformed Urban Governance’ in a jointly organized event held on 28th March, 2014 at The Speaker Hall, Constitution Club of India, New Delhi.
Addressing Urban Poverty and Reformed Governance – National Campaign
“Addressing Urban Poverty and Reformed Governance – National Campaign” was organized on 12th February, 2014 at The Auditorium, Gandhi Peace Foundation, Delhi. PRIA and Forum of Informal Urban Poor Workers (FIUPW) jointly organized the event. FIUPW’s manifesto on Urban Poor was shared with different media houses and later handed over to different political parties contesting for the general election 2014 in India.
Addressing Urban Poverty and Reformed Governance – National Campaign
“Addressing Urban Poverty and Reformed Governance – National Campaign” was organized on 12th February, 2014 at The Auditorium, Gandhi Peace Foundation, Delhi. PRIA and Forum of Informal Urban Poor Workers (FIUPW) jointly organized the event. FIUPW’s manifesto on Urban Poor was shared with different media houses and later handed over to different political parties contesting for the general election 2014 in India.
ACORN Ecuador Report
Quito, abril 04 del 2014Hola Marcos:
C.C. Wade Rathke
Presente.-Les saludo afectuosamente, deseándoles muchos éxitos en toda vuestra labor del día a día.
Debo informarles que en este mes hemos continuado reuniéndonos con los moradores del barrio para tratar asuntos que tienen que ver con el adelanto y progreso de la comunidad, hemos tenido dos mingas y una reunión, esto a pesar de que tenemos que seguir esperando hasta el mes de mayo en donde se posesionará la nueva autoridad municipal y poder reclamar alguna obra.
Las quejas y solicitudes se han mantenido y las hemos manifestado al personero del Municipio, en viarias reuniones que llegamos a tener, pero no se puede exigir mucho ya nos piden por los menos poder legalizar la directiva.
La documentación en lo que tiene que ver a Actas y Oficios ya lo hice, pero aun faltan algunas firmas de directivos y socios. En la última minga el Municipio nos proporcionó un tractor y una volqueta para limpiar la maleza que existía en la calle principal, así mismo se logró que se cambien algunas luminarias de los postes de esa calle
Como manifesté anteriormente no podemos exigir mucho por cuanto no estamos legalizados, pero soy optimista y espero que en los próximos meses podamos realizarlo.
En la última reunión que tuvimos por skype me habían solicitado que les enviara los pasos a seguir para la Legalización del barrio y son los siguientes:
1.- Socio Organizativo (Esto tiene que ver con la elección y legalización de la directiva barrial, y así mismo que puedan reunirse con cierta frecuencia)
” En esto hemos estado trabajando, no ha sido tan fácil ya que notodos están dispuestos a colaborar”. Los requisitos para el registro de la nueva directiva son:
1.- Solicitud dirigida a la Sra. Ministra de Inclusión Económica y Social(MIES)
2.- Convocatoria a la Asamblea General con los siguientes datos:
2.1. Fecha emisión de la Convocatoria
2.2. Señalamiento del día, lugar y hora de realización de la Asamblea General.
2.3. Orden del día, dentro del cual deberá constar el de elección de la Directiva.
2.4. Firma y rúbrica del representante legal o de la persona que esté facultada estatutariamente para convocar, la misma que deberá estar en funciones a la fecha de la convocatoria
Para los casos de Autoconvocatoria, además de los requisitos indicados, esta deberá estar firmada por el número de socios que estatutariamente pueda convocar.
3.- Acta de la Asamblea General que deberá contener al menos las siguiente información:
3.1. Señalamiento de día, lugar y hora de la instalación y realización de la Asamblea General.
3.2. Desarrollo de los puntos del Orden del Día.
3.3. Procedimiento Estatutario Aplicado para la elección del Directorio.
3.4. Cuadro Directivo elegido con apego a las Disposciones estatutarias respectivas.
3.5. Al pie del Acta deberá estar firmada por los socios debidamente registrados en el MIES que asistieron a la Asamblea. Si fuese necesario se anexarán hojas adicionales que deberán estar certificadas por el Secretario Electo de la Organización.
Esta documentación deberá ser entregada en una carpeta (EN EL ORDEN INDICADO) y debidamente foliada (enumerada)
2.- Jurídico: (Tiene que ver con la legalización de todos los lotes) Juicios y poseción efectiva.
3.- Informe Jurídico (Tiene que ver con la zonificación y riesgos)
Como podrán darse cuenta este proceso es un poco largo y complicado y estoy aprendiendo también.
Bueno, quisiera darles más detalles pero estoy tratando de hacerlo lo mas sencillo posible, espero que sea de vuestro completo agrado.
Me despido no sin antes reiterarles mis sentimientos de consideración y estima.
Un abrazo,
Marlene Castro
ACORN’s Street Vendors’ Union Breaks Through in Bengaluru!
After a long campaign to win formal certification by under the labor laws of Karnataka, ACORN’s street vendors union was finally registered under the new law of 2014 this February as Vijaya Nagar Street Vendors Union in Bengaluru thanks to the hard work of longtime ACORN International organizer, Suresh Kadashan, over the last six-and-a-half years. Now in March we already have local branches in 25 markets and 6000 members, largely in the North and South areas of Bengaluru, and the organizing committee of the key ten leaders working with Suresh have targeted Eastern Bengaluru as the next objective.
With 150000 street vendors in this city of almost 5 million in southern India, we have only just begun to grow, but members are celebrating our newfound strength already. New markets are seeking to join (see pictures of the organizing meetings of the 26th market with 150 more members having its organizing committee meeting!). Another union is also in the process of being chartered under both the Food Safety Department and the Street Vendors area which will be a local of food vendors, who serve at the markets during the three main mealtimes. We have already filed here and registered for another more than 1000 members.
Not surprisingly as a union of informal workers whose only employers are our customers and whose work spaces are the streets of the city, the issues and campaigns are the kinds of grassroots efforts that are ACORN’s hallmark. The new market is organizing in order to move from where a flyover (highway interchange) is being built to space under the Metro (subway) elevated tracks, and that means actions on the city. The main City Market where there are 5000 vendors working had the union with them past midnight on Sunday to make sure that demolition of buildings around another Metro stop didn’t destroy a shed used by the vendors. An early Sunday meeting at another market pressured the police to end the goondas (goons) shakedown of 100 rupees or more every week from every vendor on the street. Recently the union filed Bengaluru’s first lawsuit in courts against the police for not guaranteeing vending space as required by the national constitution and harassing the vendors. It’s never a dull minute with the vendors, but their organizing is paying off!
ACORN International has made a priority of organizing informal workers many places around the world and the Bengaluru breakthroughs open the door for unions of wastepickers, domestic workers, and many others.
Stay tuned for more progress from India!
Seconda Assemblea Nazionale di ACORN Italy – resoconto
Carissima comunità,
lo scorso giovedì 27 febbraio 2014 s’è tenuta la Seconda Assemblea Nazionale di ACORN Italy, nella nostra sede nazionale di Piazza dell’Ateneo Salesiano, 77 a Roma.
Nell’incontro, aperto a tutti, dopo che il Presidente nazionale ha esposto la sua relazione e ha reso la carica di Vicepresidente vacante ai sensi dell’Articolo 23 dello Statuto, sempre ai sensi dello Statuto ha proposto venisse eletto un Consiglio Direttivo.
La proposta è stata (nel rispetto dell’Articolo 17 che prevede un massimo di 10 membri, cfr. Statuto qui: http://goo.gl/fdXOjl) per un direttivo snello, di 5 membri ridotti poi ulteriormente a 4, con l’intenzione di dimostrare coesione e limitare un’eccessiva elargizione di cariche in un periodo del Paese che richiede a tutti responsabilità.
Poi, oltre a venir tracciato un resoconto delle attività del passato 2013 tra cui la nostra battaglia in Parlamento a difesa del diritto dell’abitare di tutti noi, con relativo successo nella Legge di Stabilità dello scorso 23 dicembre, si è approvato il bilancio all’unanimità e sempre all’unanimità è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo, confermando tra l’altro David Tozzo alla carica di Presidente e Francesco Nisi a quella di Segretario-Tesoriere.(nella foto, un momento delle votazioni)
Il Segretario-Tesoriere, oltre a presentare il bilancio, ha tracciato una panoramica sulla matrice dell’Associazione e ha spiegato come, tra gli altri campi, ACORN Italy tenda a fare attivismo anche nelle massime sedi istituzionali come il Parlamento, presentando proposte di legge volte al contrasto dell’evasione fiscale.
La presidenza, infine, ha invitato gli associati presenti (e non) a proporre, anche nell’immediato futuro, nuove iniziative e prossime campagne da mettere in atto, nell’ambito – come sempre – della massima democrazia, collegialtà, reciproco ascolto & unità d’intenti. ASSIEME, insomma, come da nuovo motto delle nostre tessere 2014-2015 (guarda qui: http://goo.gl/LvsgV8) che sono state presentate ufficialmente
Per altre foto dell’Assemblea: http://goo.gl/8WPyNP
ACORN Bristol Begins!
After 7 hours with our first organizing committee introduction with leadership and organizer training workshop at the Easton Community Centre in Bristol, it’s fair to say that we’re on our way and off to a great start. People were both serious and excited, and hunkered down to the tasks before them with another meeting in two weeks as the organizing committee membership expands. The first 10 members have now joined at 5 pounds per month and we’re on our way.
The day involved a deep discussion of the ACORN Model and how it might work in Easton as well as the chance to practice doorknocking and spend serious time doing some planning of potential issues in the neighborhood. Given the level of tenancy in Easton, not surprisingly one group worked on how they would construct a campaign to limit “letting” (leasing) agency fees from 150 pounds to get a flat and the other sketched out a campaign to deal with mold and health hazards in units where landlords were not making repairs and the dampness was causing asthma and respiratory problems. Very exciting stuff.
Easton has about 13000 people and is a polyglot area, once largely white working class, but now also Somalian, Indian, Pakistani, Afro-Caribbean, and more. Much more!
Pictures can speak thousands of words.
Here comes ACORN Bristol!
Parliament panel says FDI in retail may not benefit MSMEs
http://www.business-standard.com/article/pti-stories/parliament-panel-says-fdi-in-retail-may-not-benefit-msmes-114021901190_1.html
Observing that FDI in multi-brand retail sector may not benefit Indian MSMEs, a Parliamentary panel has asked the MSME Ministry to commission a survey to gauge the impact of earlier FDI policies on the sector.
“The Committee is of the opinion that the FDI for retail may not have beneficial impact on the MSME sector,” Committee on impact of foreign direct investment (FDI) in multi-brand retail on MSME sector said in its report.
The committee suggested the MSME Ministry to commission a survey to assess the benefits and losses of previous FDI policies on the MSME sector to ascertain if FDI policy so far has created any back-end infrastructure, imparted skills to domestic manpower or upgraded managerial skills.
Highlighting that the government has not conducted any study on the impact of FDI since 1997, the Committee said the debate in Parliament reflects lack of consensus on the impact of FDI in various emerging economies and it was inaccurate to state that discussions generally indicated support for FDI.
The central government had permitted 51 per cent FDI in multi-brand retailing in September 2012, leaving its implementation to the states.
So far, only UK-based Tesco’s proposal to invest in the sector has been approved by the Centre.
The Committee is chaired by Member of Parliament in the Rajya Sabha K C Tyagi.