Associazionismo “MI CANDIDO A ROMA!” PER L’UNICEF. DAVID TOZZO CANDIDATO PD IN IV MUNICIPIO
Mercoledì 19 Dicembre 2012 11:42
di Enrico Pazzi
Iniziamo con questa intervista a David Tozzo la rubrica “MI CANDIDO A ROMA!”. un viaggio tra gli aspiranti consiglieri municipali e comunali. Una maniera per capire chi e cosa si muove in questo denso periodo di campagna elettorale un po’ sui generis, tenendo conto del periodo natalizio. Roma2013.org invita tutti gli aspiranti consiglieri municipali e comunali, di centrodestra, di centrosinistra e di centro, a scrivere alla nostra redazione: redazione@roma2013.org , segnalandoci la propria volontà a candidarsi, a dirci per quale schieramento e a dichiarare la propria disponibilità a rispondere ad alcune domande.
L’inizitiva si lega ad un atto di generosità da parte degli intervistati. Di fatti, Roma2013.org pubblicherà le interviste agli aspiranti consiglieri municipali e comunali ad una sola condizione: che questi provvedano a fare una donazione a favore dell’Unicef per un importo pari ad almeno 20 euro, secondo le modalità espresse nel sito ufficiale Unicef (http://www.unicef.it/doc/239/altri-modi-per-donare.htm).
David Tozzo ha raccolto il nostro invito e ha provveduto a fare la sua donazione a favore dell’UNICEF (come da bollettino pubblicato a fine intervista).
All’anagrafe David Tozzo, scrittore, attivista politico & civile, militante ‘nativo’ del Partito Democratico sin dal 14 ottobre 2007 e Presidente nazionale di ACORN, un’organizzazione per i diritti civili e dell’abitare presente in 15 paesi nel mondo. Lui, come tanti giovani attivisti del Pd, sta maturando l’idea di candidarsi alle prossime elezioni municipali del IV. Per conoscerlo meglio, collegatevi al sito www.davidtozzo.it
Cosa fai con ACORN Italy?
Proteggiamo le persone nelle loro case. Diamo un contratto d’affitto alle persone che si trovano in nero senza contratto né diritti (neanche quello a un medico o di voto dove abitano), mettendoli in regola grazie al Decreto legislativo 23 del 2011 che ci permette di intraprendere ormai da due anni una grande campagna nazionale contro il nero abitativo – grossa fetta della torta cattiva che è l’evasione fiscale del Paese – che sta avendo uno straordinario successo che non accenna ad attenuarsi. Di recente, siamo partiti con la seconda grande campagna nazionale: EQUALITY, per assistere in maniera equa e solidale chi ha bisogno di un avvocato ma è magari in difficoltà economiche: quel cittadino onesto non deve rinunciare a far valere i suoi diritti, ed ecco che ci siamo noi. Nessuna chiacchiera, solo concretezza.
Come coniughi la tua attività “civile” con quella più prettamente politica?
L’attivismo civile è quel che faccio con la mia associazione ACORN, dalla parte delle persone, andando a incidere nel privato della vita della gente: aiutiamo a nostre spese e a zero costo per loro persone sole, in difficoltà economiche e situazioni di vita dure o drammatiche, impedendo che perdano un tetto e con esso la dignità. Lavoriamo talora per il singolo tal’altra per la comunità. L’attivismo politico incide invece prettamente nel sociale, nel collettivo, ed è la seconda strada che batto: ad esempio la mia battaglia per i 6ReferendumPD che sto facendo in prima persona come referente per il IV Municipio di Roma, dove sono nato e vivo, per dare voce, potere decisionale alla base, dal basso. Potremmo dire che l’attivismo civile promuove l’azione per la persona, mentre quello politico la legislazione per la gente. Penso che presto – prima di quanto crediamo o immaginiamo – le due tipologie di attivismo s’assimileranno poiché sempre meno cittadini intendono restare fuori dal processo decisionale e amministrativo della cosa pubblica. Vedo con molto favore il fiorire di movimenti, comitati, e naturalmente associazioni come la mia, e persino liste civiche anche se talora costituitesi per l’aria che tira e per cucirsi addosso il vestito ‘civico’ d’ordinanza e convenienza, ma quello di un allargamento della condivisione di responsabilità pubblica è in processo irreversibile. Per fortuna di tutti.
Perché ti vuoi candidare alle prossime elezioni municipali del IV?
Ritengo che i democratici e le persone anche meno direttamente impegnate possano apprezzare una persona che si impegna ‘‘il doppio’’, che sta nelle sedi di partito così come nelle strade di quartiere, e altresì ritengo che possa essere un orgoglio per il IV Municipio avere con ACORN nel suo territorio la sede nazionale della più grande federazione mondiale di associazioni per i diritti civili e dell’abitare, così come orgoglio del PD locale, che infatti anche in passato ha voluto valorizzare e dare visibilità a questa risorsa.
Cosa faresti se venissi eletto?
Aprirei il Municipio. Avendone le chiavi, ci porterei la cittadinanza: non sarei un mero esecutore ma un forte braccio, ben collegato al corpo (elettorale!). I cittadini non devono essere interpellati solo il giorno del voto bensì il cordone ombelicale deve durare un’intera consiliatura, 5 anni di gestazione condivisa in cui condivise siano le scelte, la sofferenze, le soluzioni, i successi. Il Municipio che voglio sarà una casa di vetro, proporremo referendum municipali senza timidezze o contagocce, non abbandoneremo più lo strumento delle primarie e istituiremo quello della democrazia diretta ove possibile, per dare voce vera ai cittadini del Municipio; poi lavoreremo ad una Rete di collaborazione e condivisione di tematiche territoriali ben oltre i confini del IV Municipio, persino ben oltre i confini nazionali, per confrontarci fraternamente magari con un arrondissement a Parigi o un bezirk di Berlino. Ma sto andando oltre. Eppure lì vorrò portarci.
Referendum, democrazia diretta, primarie, cosa ne pensi delle Primarie per il Presidente del Municipio (e Sindaco) in corso?
Ne penso un gran bene. E non solo ne penso bene: mi schiero. In IV Municipio si stanno confrontando tre brave persone, ma la mia scelta e il mio appoggio pancia a terra va senza dubbio a Riccardo Corbucci, quello che ha lavorato e lavorato bene per il IV per tutta la consiliatura, e senza il quale la destra di Bonelli avrebbe avuto mano libera per ferire ancor più in profondità di quel che abbia già fatto il nostro territorio. Riccardo – essendo anche un amico, lo chiamo per nome – non solo lavora senza posa, ma a volte si dimentica anche di darsi il giusto merito: Vicepresidente di ACORN, e impegnato da oltre 15 mesi in essa, pur cambiando letteralmente la vita a molte persone non ha voluto mai pubblicizzarlo, neppure menzionarlo. Son lieto di fare io per lui questo coming out. Sarà uno straordinario Presidente del IV Municipio. Speriamo di farcela ed entrarci assieme, e portarci dietro e dentro tutta la cittadinanza attiva o che si sta attivando, che sta arrivando. L’ultimo a entrare tenga la porta aperta.
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