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RomaToday, 24/9/2011

Affitti in nero: la rivoluzione del mondo sommerso ora è possibile. E parte da Roma

Affitti in nero: la rivoluzione del mondo sommerso ora è possibile. E parte da Roma

Fondata in IV Municipio la prima sede in Italia di ACORN Italy, l’organizzazione di comunità che a livello mondiale si batte per i diritti civili e che a Roma, al fianco dell’Unione Inquilini, ha cominciato la battaglia contro gli affitti in nero

di Francesca Divetta 24/09/2011

Aggiornamenti via mail

Una legge che può fare la rivoluzione. La rivoluzione di un mondo sommerso, quello degli affitti con contratto a nero. In Italia se ne contano ad oggi oltre 500 mila, di cui più di 90 mila solo a Roma. Una legge che dal 6 giugno 2011 offre la possibilità a qualunque inquilino che desideri avere un regolare contratto d’affitto, di registrarlo autonomamente. Poco importa all’Agenzia delle Entrate cosa ne pensa il proprietario, che a giochi fatti si vedrà notificato a casa il contratto.

“Un sogno? No, è la realtà”. Così cominciava la storia di un affittuario di San Lorenzo, che grazie all’aiuto di un avvocato dell’Unione Inquilini Roma ha visto scendere il proprio affitto da 800 a 80 euro al mese. E poi ancora Enrico, inquilino di Torpignattara il cui canone è passato da 1100 a 300 euro mensili.
Sono ancora in pochi, però, a conoscere la portata di questa legge. Molti invece sono quelli scoraggiati dai cavilli e la lentezza della burocrazia, oppure intimoriti da eventuali minacce o ritorsioni dei padroni di casa. Strano ma vero, in questo caso la burocrazia non è un problema: questione di giorni o al massimo settimane. “Può esserci invece la paura di ritorsioni, ma i proprietari se ne guarderanno bene appena si accorgeranno che dietro il semplice inquilino ci siamo noi, c’è un’intera comunità”, assicura David Tozzo, Presidente di Acorn Italy.

ALIM4467-2COS’E’ ACORN? . ACORN Italy fa parte della più grande federazione mondiale di “organizzazione di comunità”, ACORN International, fondata negli anni ’40 negli USA da Saul Alinsky. Un ibrido fra un’associazione per i diritti civili e una piattaforma di attivisti che mobilita le comunità, Acorn spinge la cittadinanza ad attivarsi per affrontare qualsiasi problema comune, dall’ingiustizia sociale all’illegalità.

ACORN E L’UNIONE INQUILINI INSIEME PER LA LEGALITA’. ACORN ha recentemente fondato proprio in IV Municipio la prima sede di Roma e d’Italia. Il Martedì e il Giovedì dalle 17 alle 20 è possibile incontrare i rappresentanti dell’organizzazione presso la Casa del quartiere, in Piazza dell’Ateneo Salesiano, 77. Dopo l’entrata in vigore di questa famosa legge che combatte gli affitti in nero, ACORN ha deciso di cominciare proprio da qui la sua prima battaglia, al fianco dell’Unione Inquilini. “E’ importante che le persone capiscano che non si tratta di un procedimento legale ma di una procedura burocratica”, spiega il Presidente David Tozzo. “Chi non è in possesso di un contratto scritto può ricorrere ad altri mezzi per dimostrare che abita l’immobile, ad esempio attraverso un’utenza intestata, oppure, in mancanza di altre prove, è sufficiente compilare il modulo preposto”.

COME FUNZIONA ACORN. Quanto costa rivolgersi ad ACORN? 40 euro. Un contributo iniziale decisamente irrisorio, a fronte delle migliaia di euro che verranno risparmiate nei successivi 8 anni. Dal momento in cui una persona si rivolge all’organizzazione, (lo si può fare anche per e mail, scrivendo a roma@acornitaly.org, oppure chiamando il 3284504734) comincia un periodo di consulenza, che può essere fatta dunque anche a distanza, durante il quale passo dopo passo, con il supporto dei legali, si delinea la situazione dell’inquilino e parte la procedura all’Agenzia delle Entrate.
“Il nostro ruolo non si esaurisce con la registrazione del contratto e la raccomandata che noi mandiamo al proprietario: dobbiamo assicurarci che tutto vada bene, per questo rimaniamo in contatto con le persone, per proteggere a tutti i costi in tutti i modi i loro diritti”, spiega David Tozzo.

QUANDO ATTIVARSI. Il Presidente di ACORN Italy sottolinea: “Noi ancora non ci spieghiamo come sia possibile che tutto questo si sia avverato,e che sia passata una legge dalla simile portata. In questo modo, nel giro di qualche anno si potrebbe addirittura pensare di eliminare il nero in Italia. Si tratta di una vera e propria battaglia per la legalità. Quel che è certo è che lo Stato ha interesse a far pagare le tasse a chi le ha evase fino ad oggi, del resto però il rischio che questa legge venga abrogata molto presto è alto. Per questo chiunque si trovi in questa situazione non deve esitare e deve iniziare il prima possibile la procedura”.

Leggi tutto: http://montesacro.romatoday.it/tufello/affitti-nero-contratto-decreto-23-2011.html
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FORO DEL DIALOGO A LA ACCION PROPUESTA DEL MOVIMIENTO SOCIAL PARA TRANSFORMAR A HONDURAS

Wade le envio algunas fotos  del Foro  donde  participaron varios movimentos sociales en el museo de antropologia e historia en San Pedro Sula en este foro estuvo presente el Ex Presidente Jose Manuel Zelaya Rosales y los  movimientos que participaron fueron FOSDEH, Movimientos estudiantiles, campesinos, feministas, etc.IMG_6400IMG_6410IMG_6416IMG_6437

FORO DEL DIALOGO A LA ACCION PROPUESTA DEL MOVIMIENTO SOCIAL PARA TRANSFORMAR A HONDURAS

Wade le envio algunas fotos  del Foro  donde  participaron varios movimentos sociales en el museo de antropologia e historia en San Pedro Sula en este foro estuvo presente el Ex Presidente Jose Manuel Zelaya Rosales y los  movimientos que participaron fueron FOSDEH, Movimientos estudiantiles, campesinos, feministas, etc.

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Contattiamoci

ACORN Italy vi aspetta in Piazza dell’Ateneo Salesiano, 77 a Roma

lunedì dalle 10 alle 13, martedì & giovedì dalle 17 alle 20

 

il nostro sito: ACORNItaly.org

la nostra e-mail: roma@acornitaly.org

facebook: ACORN Italy su facebook

il nostro telefono: 3284504734

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ACORN (Associazione per Comunità Organizzate in Rivoluzioni Nuove)

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ACORN Italy è un’organizzazione di comunità per i diritti civili e dell’abitare regolarmente registrata in Italia come Associazione di Promozione Sociale.

 

di seguito, il Manifesto e lo Statuto.

 

 

 

 

MANIFESTO

“ La logica ci dice: ‘lo crederemo quando lo vedremo’. Ma c’è anche l’inverso, la fede. La fede, o la fiducia nella gente, ci dice: ‘lo vedremo quando lo crederemo’ ”

– SAUL ALINSKY

 

 

Benvenuti a casa vostra.

In ACORN (Associazione per Comunità Organizzate in Rivoluzioni Nuove) nessuno è estraneo, distante, ultimo. Ognuno è sempre nuovo & insieme sulla terra di tutti.

Prima che il surriscaldamento climatico portasse alla desertificazione delle terre di questo paese, arrivò il berlusconismo a fare terra bruciata e tabula rasa e a produrre inaridimento sociale, imbarbarimento culturale.

Noi reagiamo a tutto questo.

Noi faremo tabula rasa di tabula rasa.

In questo deserto vogliamo essere l’acqua, e vogliamo siate i fiori, come quelli delle rivoluzioni fiorite dei popoli arabi, quella dei gelsomini in Tunisia, quella del loto in Egitto. Vogliamo profumare a vivo il mediterraneo, non puzzare morti in deserti.

 

ACORN è un’organizzazione di comunità che si occupa di voi come se fossimo noi, come in effetti siamo. Non solo ciascuno è primus inter pares, ma ciascuno è custode di ogni altro. Ci occupiamo di occuparci di noi in quanto comunità varie di cittadini (vicinati, palazzine, quartieri, circoscrizioni, municipi) per qualsiasi problema qualsiasi persona possa avere, qualsiasi ingiustizia sociale possa soffrire, e qualsiasi questione civica per la quale non è mai giunto, sino ad ora, un aiuto diretto da alcuna istituzione o partito o altra associazione dei diritti civili, e qualsiasi questione per la quale altresì la propria forza non sia sufficiente o non si voglia più star soli a farvi fronte.

Ci rivolgiamo a tutti quelli che non si son mai iscritti a niente: iscrivetevi a voi stessi, iscrivendovi a noi. Noi siamo voi, e qui per voi.

Abbiamo anche l’ambizione di portare a iscriversi a noi (noi come comunità organizzata) quegli enti a cui prima era il cittadino a bussare e che in genere portano acqua al loro mulino e iscritto al proprio organismo: adesso è tempo dell’invertire il processo, del restituirci il potere venendoci a riportare tutto a casa.

 

La nostra prima campagna su vasta scala sarà contro l’affitto caro e in nero, per aiutare i più disagiati, gli ultimi, come studenti e pensionati e chiunque altro costretto a sottostare a un contratto in nero per via di un padrone di casa che spadroneggia e contribuisce al sommerso, evadendo spudoratamente ogni tassa sul suo immobile, sfruttando l’inquilino e derubando tutta la comunità.

Questa campagna, resa possibile dalla nuova legislazione utilizzando quanto previsto dall’articolo 3, commi 8 e 9 del decreto legislativo 23/2011 sulla Cedolare Secca, aiuterà e guiderà gli inquilini nella registrazione unilaterale del contratto che gli regalerà, in automatico e senza incertezze, la certezza di emergere (legalmente, dal nero) e la bellezza di legalizzare (liberamente, lux solis) ottenendo un canone d’affitto pari al triplo della rendita catastale diviso 12, attorno al centinaio euro mensili circa laddove prima erano attorno al migliaio.

Questa legislazione ci permette allo stesso tempo di contrastare efficacemente l’illegalità e aiutare estesamente i più deboli. Due vittorie con una battaglia.

E a vincere siamo tutti.

E vogliamo attivarci e arrivarci tutti.

 

Un’altra campagna permanente è quella di apertura e ascolto, permanenti, per qualsiasi problema civico possiate avere e battaglia civile vogliate proporre.

Dall’emergenza abitativa ai diritti & servizi essenziali, dalla sete di voce alla fame di legalità e giustizia.

Crediamo che non sia davvero più tempo, nel 21° secolo, di esseri umani che siano soltanto tali, ma di esseri umani che siano anche cittadini attivi.

Hanno usurpato e disonorato la nostra casa (la nostra democrazia, la nostra nazione, la nostra libertà, la nostra indipendenza, i nostri diritti civici, civili e umani), adesso ci organizziamo e ce la riprendiamo.

Un bimbo che nasce è potenziale, un cittadino che si attiva è potere.

Guida spirituale: Saul Alinsky.

Democrazia: diretta & partecipativa.

Inni: Patti Smith “People Have The Power”, Public Enemy “Power To The People”.

Pagine: quelle che scriveremo assieme.

Uniamoci: ora.

Viva la rivoluzione nuova.

Bentornati a casa, nostra, nuova.

 

-ACORN Italy

 

 

STATUTO

 

 

STATUTO

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE

 

 

 

Art.1

Ai sensi della legge 7 dicembre 2000, n. 383 , e alla L.R. 1/08 e al D.L. 460/97 delle norme del codice civile in tema di associazioni riconosciute è costituita l’Associazione di promozione sociale denominata ACORN Italy. L’Associazione ha all’atto di nascita sede nell’abitazione del Presidente in Roma, via Jacopo Sannazzaro n° 24; l’eventuale trasferimento della sede non comporterà modifica statutaria.

L’Associazione ha durata illimitata.

L’Associazione è costituita nel rispetto delle norme del Preambolo dello Statuto

delle Nazioni Unite, della Costituzione Italiana, della

Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 e della

Dichiarazione dei Diritti della Donna e della Cittadina del 1791.

 

Art.2

L’Associazione, il cui nome le viene dalla Federazione Internazionale di Organizzazioni di Comunità a cui fa capo – “ACORN International” – ha in ACORN l’acronimo originale di Association of Community Organizations for Reform Now (dall’inglese “Associazione di Organizzazioni di Comunità per le Riforme Ora”) e assume, affiancandola all’originale, la dicitura di Associazione per Comunità Organizzate in Rivoluzioni Nuove.

Ha finalità di sviluppo umano e presa di coscienza sociale, non di lucro, e si propone di svolgere attività di ‘organizzazione di comunità’ per organizzare vari gruppi di persone [cittadini, inquilini, condomini, comitati, quartieri, periferie, municipi, paesi, città &c.] ed aiutarli a preservare i loro legittimi diritti civici e raggiungere le loro legittime aspirazioni umane e sociali; promozione e sviluppo di democrazia partecipativa e democrazia diretta; lotta per la preservazione, evoluzione ed estensione dei Diritti Civili della comunità in generale e degli associati in particolare; educazione all’attivismo, perseguimento delle Pari Opportunità per tutti; lotta contro tutte le illegalità, le ingiustizie sociali e generali e le mafie; tutela della dignità della persona; perseguimento del potere alla persona, alla parola e alle comunità di persone in comunicazione; organizzazione e riunione di altre associazioni di promozione sociale e organizzazioni di comunità simili nonché di altre associazioni, movimenti, comitati e altre organizzazioni; all’occorrenza protesta e disobbedienza civile nel pieno rispetto della legalità ma soprattutto della libertà e dignità degli associati. A tale fine l’Associazione potrà operare su tutto il territorio nazionale anche tramite costituzione di altre associazioni o affiliazioni, nonché in coordinazione con le altre organizzazioni internazionali anche ma non soltanto riunite sotto la federazione ACORN International.

L’Associazione ritiene che il processo per il quale il popolo ha sempre più accesso ad informazioni più veloci, multi direzionali, indipendenti e non censurabili attraverso la Rete sia inarrestabile, e porti parallelamente con sé una legittima spinta verso un’esigenza di presa di coscienza di sé in quanto cittadino prima e verso un desiderio di presa di potere in quanto cittadino attivo poi. L’Associazione intende aiutare e accelerare questo processo, e si propone come collegamento e connessione tra la cittadinanza e la sua autodeterminazione, tra la comunità e il governo della stessa. Crede che le rivoluzioni dei fiori in corso nei paesi arabi siano un chiaro esempio di potere popolare diffuso e condiviso anche attraverso e grazie alla Rete, e vuole continuare a tessere ciò e a proseguirne il solco.

L’Associazione salvaguarda e rilancia i diritti del cittadino e la dignità della cittadinanza.

L’Associazione è transculturale, poliespressiva e multiattiva.

L’Associazione promuove l’attivismo sociale e il risveglio collettivo.

L’Associazione promuove le culture, le unioni, gli scambi di conoscenze e l’intrecciarsi di linguaggi.

L’Associazione persegue il rinnovamento e il ringiovanimento della società e del potere.

L’Associazione si propone di colmare il distacco tra la cittadinanza e le istituzioni e di costruire e costituire il ponte che la prima possa percorrere per raggiungere e ricongiungersi alle seconde, e influenzarne e indirizzarne le scelte per un potere più popolare e un presente più pulito.

L’Associazione, rappresentando strenuamente la cittadinanza, invita e incoraggia tutti gli enti cui per la legislazione e la norma si associano i cittadini, a fare per la prima volta il percorso inverso ed associarsi ad essa per avvicinarsi attivamente al cittadino e arrivare ad ascoltare la sua voce. Tutti gli enti che abbiano a cuore e cura le aspirazioni della cittadinanza sono incoraggiate ad unirsi attivamente e chiaramente ad essa attraverso l’adesione all’Associazione.

L’Associazione non afferma che tutti i fini giustifichino qualsiasi mezzo, ma propone di porsi: “quel particolare fine giustifica quel particolare mezzo?”.

L’Associazione condivide convintamente che “l’arco dell’universo morale è lungo, ma piega verso la giustizia”.

L’Associazione vuole riaccompagnare a casa la Democrazia, laddove casa e Democrazia stessa coincidono con le persone, il popolo, il vero potere popolare mai realmente realizzato da alcun governo più o meno piramidalmente democratico sin qui nella storia. Vuole dare le chiavi di casa a popolo e democrazia e far sì che si riuniscano e si ritrovino finalmente sotto lo stesso tetto, nella stessa casa comune. Vuole rovesciare piramidi di democrazia e invertire corsi della storia.

L’Associazione chiede il vostro aiuto e la vostra partecipazione.

L’Associazione non avrà pace alcuna finché non vincerà la nostra guerra.

L’Associazione non si arrenderà né si arresterà.

L’Associazione è democratica.

L’Associazione è una lei.

L’Associazione è ribelle, riformista e rivoluzionaria.

L’Associazione vuole la verità.

Tattiche: tutte.

Dedica: a tutti voi.

Presidente honoris causa: gli ultimi ignoti.

Guida spirituale: Saul Alinsky.

 

Art. 3. Per il perseguimento dei propri scopi l’Associazione potrà aderire ad altri organismi di cui condivide finalità e metodi, collaborare con enti pubblici e privati al fine del conseguimento delle finalità statutarie, promuovere iniziative per raccolte occasionali di fondi al fine di reperire risorse finanziarie finalizzate solo ed esclusivamente al raggiungimento dell’oggetto sociale, effettuare attività produttive, accessorie e strumentali ai fini istituzionali. È data possibilità all’Associazione, in caso di particolare necessità, di assumere lavoratori dipendenti o di avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo ai propri associati.

 

Art. 4 Possono diventare soci dell’Associazione tutti coloro che, condividendone gli scopi, intendano impegnarsi per la loro realizzazione mettendo a disposizione gratuitamente parte del proprio tempo libero, o anche solo tutti coloro che abbiano le stesse idee ed ideali e che siano, liberi.

Possono diventare soci onorari le persone di qualsiasi età.

L’Associazione garantisce una disciplina uniforme dei rapporti associativi escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa. Il mantenimento della qualifica di socio è subordinato al pagamento della quota associativa annuale.

 

Soci

Art. 5. Chi intende aderire all’Associazione deve presentare domanda di ammissione in forma scritta o verbale a un socio fondatore o al Consiglio Direttivo recante la dichiarazione di condividere le finalità che l’Associazione si propone e l’impegno ad approvarne e osservarne lo Statuto e gli eventuali regolamenti. In caso di accoglimento della domanda, l’iscrizione avverrà con il pagamento di una quota associativa (di un minimo di € 10 per i maggiori età a un minimo di € 5 per i minori età) discrezionale e verrà contestualmente consegnata la Tessera Associativa, valida per il primo corso fino al 31 dicembre 2012 (residuo del 2011 compreso) e dal successivo (secondo) tesseramento in poi dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Il rigetto della domanda di ammissione deve essere comunicato per iscritto o verbalmente all’interessato specificandone i motivi.

 

Art. 6. I soci si dividono nelle seguenti categorie:

● soci fondatori;

● soci ordinari;

● soci onorari.

Soci fondatori sono coloro che hanno fondato l’Associazione sottoscrivendone l’atto costitutivo. Soci ordinari sono coloro che, condividendo le finalità dell’Associazione, operano per il loro raggiungimento secondo le proprie capacità personali e sottoscrivono le quote associative.

Soci onorari sono quelle persone alle quali l’Associazione deve particolare riconoscenza: vengono nominati dall’Assemblea Ordinaria, su proposta del Consiglio Direttivo. I soci onorari possono venir esentati dal pagamento di qualsiasi contributo, pur godendo di tutti i diritti degli altri soci.

Essendo ACORN Italy un’associazione con occhio e cuore particolari per i nullatenenti, verranno considerate richieste di adesione senza necessità del versamento di un centesimo.

Diritti e doveri dei soci

Art. 7. Tutti i soci in regola con il pagamento della quota associativa annuale hanno il diritto di essere informati su tutte le attività e iniziative dell’Associazione, di partecipare con diritto di voto alle assemblee, di essere eletti alle cariche sociali, di accedere ai servizi offerti dall’Associazione, di proporre progetti e iniziative al Consiglio Direttivo. La suddivisione degli aderenti in diverse categorie di soci non implica nessuna differenza di trattamento in merito ai loro diritti nei confronti dell’Associazione. L’elezione degli organi dell’Associazione non può essere in alcun modo vincolata o limitata, ed è informata a criteri di massima libertà e partecipazione all’elettorato attivo e passivo.

 

Art. 8. I soci hanno l’obbligo di rispettare le norme del presente statuto e degli eventuali regolamenti, e le delibere adottate dagli organi sociali. Hanno inoltre l’obbligo di versare le quote associative annuali, di essere coerenti con gli obiettivi dell’Associazione, e di prestare il proprio sostegno allo svolgimento delle attività sociali offrendo prevalentemente il proprio impegno personale e spontaneo. Le prestazioni fornite dagli aderenti sono prevalentemente a titolo gratuito salvo eventuali rimborsi delle spese effettivamente sostenute e autorizzate.

 

Art. 9. La qualità di socio si perde per:

● morte;

● dimissioni: i soci hanno il diritto di recedere in qualunque momento dal novero dei partecipanti

all’Associazione, tramite comunicazione scritta al Consiglio Direttivo inviata con un preavviso di almeno trenta giorni;

● esclusione: sono passibili di provvedimento di esclusione i soci che abbiano agito con grave negligenza nello svolgimento di funzioni loro affidate, o che abbiano tenuto comportamenti che costituiscono violazione delle norme statutarie, dei regolamenti interni, o di delibere degli organi sociali, o comunque contrastanti con le finalità dell’Associazione o che rechino danno all’immagine dell’Associazione.

Il socio escluso può, entro trenta giorni, presentare ricorso contro il provvedimento di esclusione all’Assemblea, la quale delibera in via definitiva, previo contraddittorio e sentito il parere non vincolante del Collegio dei Probiviri, se istituito.

 

Organi sociali

Art. 10. Sono organi dell’Associazione:

● l’Assemblea dei soci;

● il Consiglio Direttivo;

● il Presidente;

● il Collegio dei Probiviri, qualora la sua istituzione venga deliberata dall’Assemblea.

Tutte le cariche sociali sono elettive. I componenti gli organi sociali non ricevono alcun emolumento o remunerazione, salvo i rimborsi per le spese sostenute per l’esclusivo espletamento delle funzioni istituzionali esercitate per conto dell’Associazione e autorizzate dal Consiglio Direttivo.

Assemblea dei soci

Art. 11. L’Assemblea dei soci è l’organo sovrano dell’Associazione. L’Assemblea è composta da tutti i soci che sono in regola con il pagamento della quota associativa annuale. Le riunioni dell’Assemblea vengono convocate dal Presidente o da altro consigliere da lui delegato, mediante comunicazione scritta (quale a titolo esemplificativo lettera non raccomandata o messaggio di posta elettronica) inviata a tutti i soci almeno otto giorni prima della data fissata, contenente l’ordine del giorno e l’indicazione della data, ora e sede sia della prima che della seconda convocazione. Tra la prima e la seconda convocazione devono trascorrere almeno ventiquattro ore.

 

Art. 12. L’Assemblea è convocata in seduta ordinaria almeno una volta all’anno, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, per l’approvazione del bilancio/rendiconto consuntivo e, comunque, tutte le volte che il Consiglio Direttivo o il Presidente ne ravvisano la necessità; deve inoltre essere convocata in caso di richiesta di almeno un decimo degli associati. L’Assemblea dei soci può essere convocata in via straordinaria dal Consiglio Direttivo o dal Presidente per modifiche dello Statuto, nonché per lo scioglimento dell’Associazione stessa.

 

Art. 13. L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è presieduta dal Presidente dell’Associazione o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vicepresidente. In caso di assenza o impedimento di entrambi, è presieduta da un membro del Consiglio eletto dall’Assemblea stessa. La funzione verbalizzante è assunta dal Segretario o, in caso di sua assenza o impedimento, da un altro associato nominato dall’Assemblea stessa.

Spetta al presidente dell’Assemblea constatare la regolarità di eventuali deleghe e in generale il diritto di intervento in Assemblea. Per le votazioni si procede normalmente per alzata di mano. Per l’elezione delle cariche sociali o per votazioni riguardanti le persone si procede mediante voto a scrutinio segreto su scheda. Delle riunioni dell’Assemblea viene redatto verbale firmato dal presidente e dal segretario dell’Assemblea, e reso disponibile ai soci.

 

Art. 14. L’Assemblea ordinaria è validamente costituita in prima convocazione con la presenza di almeno la metà più uno degli aventi diritto, mentre in seconda convocazione è valida la deliberazione presa qualunque sia il numero degli intervenuti. Gli associati possono farsi rappresentare in Assemblea solo da altri associati, conferendo delega scritta. Ciascun associato può presentare al massimo una delega. Le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria sono prese a maggioranza dei voti.

 

Art. 15. L’Assemblea ordinaria ha i seguenti compiti:

● discute e approva il bilancio preventivo e il rendiconto consuntivo;

● definisce il programma generale annuale di attività;

● elegge i componenti del Consiglio Direttivo, determinandone previamente il numero;

● elegge i componenti del Collegio dei Probiviri, se istituito;

● discute e approva gli eventuali regolamenti predisposti dal Consiglio Direttivo per il funzionamento dell’Associazione;

● delibera sull’esclusione dei soci ai sensi dell’art. 9;

● discute e decide su tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno e in generale su tutte le materie ad essa riservate dalla legge o dal presente statuto.

 

Art. 16. L’Assemblea straordinaria delibera sulla modifica dello statuto, sullo scioglimento

dell’Associazione e sulla devoluzione del patrimonio. Per le modifiche statutarie l’Assemblea straordinaria delibera in presenza di almeno tre quarti degli associati in prima convocazione e di almeno metà degli associati in seconda convocazione, con il voto favorevole dei due terzi dei presenti; per lo scioglimento dell’Associazione e devoluzione del patrimonio l’Assemblea straordinaria delibera con il voto favorevole di almeno i tre quarti degli associati.

Consiglio Direttivo

Art. 17. L’Associazione è amministrata da un Consiglio Direttivo composto da un numero minimo di tre a un numero massimo di 10 membri, compreso il Presidente, eletti dall’Assemblea scegliendo tra gli associati. Il Consiglio Direttivo dura in carica tre anni e i suoi componenti sono rieleggibili.

 

Art. 18. Se vengono a mancare uno o più consiglieri, il Presidente convoca entro sessanta giorni

l’Assemblea per la loro sostituzione; i nuovi consiglieri scadono insieme con quelli che sono in carica all’atto della loro elezione. I consiglieri che, senza giustificato motivo, risultino assenti per tre riunioni consecutive, possono essere dichiarati decaduti dal Consiglio e sostituiti con le modalità sopra indicate. Se vengono a mancare consiglieri in numero superiore alla metà, l’intero Consiglio Direttivo è considerato decaduto, e il Presidente deve convocare entro sessanta giorni l’Assemblea per l’elezione di un nuovo Consiglio Direttivo.

 

Art. 19. Il Consiglio Direttivo, alla prima seduta, elegge tra i propri componenti il Presidente e il Segretario-Tesoriere . Il Consiglio può inoltre, in qualunque momento, distribuire tra i propri componenti altre funzioni attinenti a specifiche esigenze legate all’attività dell’Associazione.

 

Art. 20. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente ogni volta che vi sia materia su cui deliberare, quando ne sia fatta richiesta da almeno un terzo dei consiglieri e comunque almeno una volta all’anno per deliberare in ordine al rendiconto consuntivo e all’ammontare

della quota associativa. La convocazione è fatta mediante comunicazione scritta (quale a titolo

esemplificativo lettera non raccomandata o messaggio di posta elettronica) inviata a tutti i consiglieri almeno sette giorni prima della data fissata, contenente l’ordine del giorno e l’indicazione della data, ora e sede della riunione.

 

Art. 21. Le riunioni del Consiglio Direttivo sono presiedute dal Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, dal Vicepresidente. In caso di assenza o impedimento di entrambi, il Consiglio è presieduto da un altro consigliere scelto dal Consiglio stesso. La funzione verbalizzante è assunta dal Segretario o, in caso di sua assenza o impedimento, da un altro consigliere scelto dal Consiglio stesso. Le riunioni sono valide quando vi interviene la maggioranza dei consiglieri; le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti. Le votazioni sono palesi tranne nei casi di nomine o comunque riguardanti le persone. Delle riunioni del Consiglio Direttivo viene redatto verbale firmato dal presidente e dal segretario della riunione.

 

Art. 22. Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri per la gestione dell’Associazione: pone in essere ogni atto esecutivo necessario per la realizzazione del programma di attività che non sia riservato per legge o per statuto alla competenza dell’Assemblea dei soci. Nello specifico:

● elegge tra i propri componenti il Presidente;

● nomina e revoca il Segretario-Tesoriere;

● determina l’ammontare della quota associativa;

● attua tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione;

● cura l’esecuzione dei deliberati dell’Assemblea;

● predispone all’Assemblea il programma annuale di attività;

● presenta annualmente all’Assemblea per l’approvazione il rendiconto economico e finanziario dell’esercizio trascorso, nonché il bilancio preventivo per l’anno in corso;

● conferisce procure generali e speciali;

● assume e licenzia eventuali prestatori di lavoro fissandone mansioni, qualifiche e retribuzioni;

● propone all’Assemblea i regolamenti per il funzionamento dell’Associazione e degli organi sociali;

● individua e istituisce comitati operativi, tecnici e scientifici determinandone la durata e le modalità di funzionamento;

● riceve, accetta o respinge le domande di adesione di nuovi soci;

● ratifica o respinge i provvedimenti d’urgenza adottati dal Presidente;

● delibera in ordine alla decadenza e all’esclusione dei soci come da art. 14.

Presidente e Vice-Presidente

Art. 23. Il Presidente è il legale rappresentante dell’Associazione e ha l’uso della firma sociale. Dura in carica quanto il Consiglio Direttivo dal quale è stato eletto, e può essere revocato dall’Assemblea ordinaria con voto della maggioranza assoluta dei presenti. Convoca e presiede l’Assemblea ordinaria e straordinaria e il Consiglio Direttivo. Nomina e revoca il Vice-Presidente. Vigila sul buon andamento delle attività dell’Associazione e sul funzionamento delle strutture e dei servizi dell’Associazione.

 

Art. 24. Il Presidente è autorizzato a riscuotere pagamenti di ogni natura e a qualsiasi titolo e a rilasciarne quietanza. Ha facoltà di nominare avvocati e procuratori nelle liti riguardanti l’Associazione davanti a qualsiasi autorità giudiziaria e amministrativa in qualsiasi grado e giudizio. Può delegare parte dei suoi poteri ad altri consiglieri o soci con procura generale o speciale. In casi eccezionali di oggettiva necessità può adottare provvedimenti d’urgenza anche su materie di competenza del Consiglio Direttivo,sottoponendoli alla ratifica del Consiglio Direttivo appena possibile.

 

Art. 25. Il Vice-Presidente è nominato dal Presidente tra i componenti del Consiglio Direttivo. Il Vice-Presidente sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento.

 

Art. 26. Il Segretario-Tesoriere è nominato dal Consiglio Direttivo tra i propri componenti. È in quanto Segretario responsabile della redazione dei verbali delle sedute del Consiglio e dell’Assemblea, che trascrive sugli appositi libri affidati alla sua custodia unitamente al libro soci.

 

Art.27 Il Segretario-Tesoriere ha in quanto Tesoriere il compito della gestione economica dell’Associazione. In particolare cura le registrazioni contabili, predispone la bozza dei bilanci consuntivi e preventivi da sottoporre al consiglio, relaziona all’assemblea sulla situazione economica dell’associazione e, con delega del consiglio cura la gestione degli incassi e dei pagamenti. Il Tesoriere rende conto del proprio operato al Consiglio.

Collegio dei Probiviri

Art. 28 L’Assemblea, qualora lo ritenga opportuno, può eleggere il Collegio dei Probiviri. Il Collegio dei Probiviri costituisce l’organo interno di garanzia per giudicare su eventuali ricorsi, nonché quello di amichevole compositore nel caso di liti anche all’interno dell’Associazione. I Probiviri sono nominati dall’Assemblea in numero di tre scegliendo tra gli associati, durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili per non più di due mandati consecutivi. La carica di Proboviro è incompatibile con quella di membro del Consiglio Direttivo.

 

Art. 29. Il Collegio dei Probiviri ha i seguenti compiti:

● decide, senza formalità di rito, entro trenta giorni dal ricevimento del ricorso da parte di qualche socio, per controversie interne all’Associazione; il lodo arbitrale dei Probiviri è inappellabile;

● esprime parere obbligatorio, ma non vincolante, sull’esclusione dei soci che sono stati deferiti dal Consiglio Direttivo nei casi previsti dall’art. 9.

Patrimonio, esercizio sociale e bilancio

Art. 30. L’esercizio sociale decorre dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Entro il 30 aprile di ogni anno il Consiglio Direttivo, unitamente alla relazione scritta. presenta per l’approvazione all’Assemblea ordinaria il rendiconto economico e finanziario dell’esercizio trascorso, dal quale dovranno risultare i beni, i contributi o i lasciti ricevuti, nonché il bilancio preventivo per l’anno in corso. Qualora l’Associazione abbia effettuato raccolte occasionali pubbliche di fondi,

l’Assemblea ordinaria è tenuta ad approvare, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, un apposito e separato rendiconto dal quale devono risultare, anche a mezzo di una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente, le entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione effettuate.

 

Art. 31. Il patrimonio sociale è costituito da:

● beni immobili e mobili;

● azioni, obbligazioni e altri titoli pubblici e privati;

● donazioni, lasciti o successioni;

● altri accantonamenti e disponibilità patrimoniali.

 

Art. 32. Le entrate dell’Associazione sono costituite da:

● quote e contributi degli associati;

● erogazioni liberali degli associati e di terzi;

● contributi dello Stato, delle regioni, di enti locali, di enti o di istituzioni pubblici, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari;

● contributi dell’Unione Europea e di organismi internazionali;

● eredità, donazioni e legati;

● entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;

● proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque

finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;

● entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento;

● ogni altra entrata compatibile con le finalità dell’associazionismo di promozione sociale.

 

Art. 33. Il patrimonio sociale deve essere utilizzato, secondo le leggi vigenti, nel modo più opportuno per il conseguimento delle finalità dell’Associazione. Le quote sociali, i contributi, le donazioni, le liberalità e le elargizioni da chiunque pervenute sono a fondo perduto; in nessun caso, e quindi nemmeno in caso di scioglimento, né in caso di morte, di recesso o di esclusione, può darsi luogo alla ripartizione di quanto versato. Tali versamenti non creano altri diritti di partecipazione e segnatamente non creano quote indivise di partecipazione trasmissibili a terzi, né per successione a titolo particolare, né per successione a titolo universale; è inoltre vietata qualunque rivalutazione di quanto versato. All’Associazione è vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione comunque denominati, nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’Associazione stessa, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge. Eventuali avanzi di gestione saranno reinvestiti a favore delle attività istituzionali previste dal presente statuto.

Scioglimento e devoluzione dei beni

Art. 34. Lo scioglimento dell’Associazione viene deliberato dall’Assemblea che si riunisce in forma straordinaria ai sensi dell’art. 21 del presente statuto. In caso di scioglimento, il patrimonio dell’Associazione, dedotte le passività, verrà devoluto ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione imposta dalla legge. In nessun caso possono essere distribuiti beni, utili e riserve ai soci.

Norma finale

Art. 35. Il presente statuto deve essere osservato come atto fondamentale dell’Associazione. Per quanto non viene espressamente previsto da esso o dai regolamenti interni si fa riferimento alle vigenti disposizioni legislative in materia, e in particolare al Codice Civile, alla legge 383/2000, e al Decreto Legislativo n. 460 del 1997 e loro successive variazioni.

 

IL SEGRETARIO                                                                              IL PRESIDENTE

Francesco Nisi                                                                                David Tozzo

ACORN Italy – Presentazione & Vademecum

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Index

1. CAMPAGNA “AFFITTI IN NERO – PADRONI IN BIANCO”

2. CONTATTIAMOCI / 3. ATTIVATI / 4. ACORN ITALY

1. CAMPAGNA “AFFITTI IN NERO – PADRONI IN BIANCO”

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2. CONTATTIAMOCI

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3. ATTIVATI

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4. ACORN ITALY

ACORN Italy (Associazione per Comunità Organizzate in Rivoluzioni Nuove) fa parte della più grande federazione mondiale di ‘organizzazione di comunità’, ACORN International.

Un’organizzazione di comunità è quando la cittadinanza si attiva e coordina per affrontare un problema comune, che abbia a che fare con diritti civili, servizi comuni, ingiustizie sociali, illegalità varie.

ACORN Italy è il primo esempio di organizzazione di comunità in questo magnifico, mortificato paese.

Organizziamo proteste e rivoluzioni & ingaggiamo lotte e battaglie per i diritti della cittadinanza da sempre frustrata e da adesso attiva.

Non siamo dalla parte del popolo: siamo, il popolo.

Noi siamo voi.

Unisciti ad ACORN e unisciti a te stesso.

Per saperne di più e conoscerci meglio clicca nel menu a destra su Chi Siamo oppure clicca qui

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ACORN Italy

ACORN Italy is born tonight, community organizing is reborn again/ è nata stasera ACORN Italy, da adesso si organizza la comunità

Chief Organizer Blog: Roma Evictions in Face of Development in Istanbul

When the Organizers’ Forum visited with various unions and community-based organizations in Ankara and Istanbul in 2006, one of the most experiences we shared was a visit to a Roma community on the east, Asian side of Istanbul across the Bosporous.  There we met Hacer Foggo, a young woman organizer and activist who was deeply involved in the efforts of this and other Roma communities who were being uprooted by upscale residential and commerical development throughout the area.  Standing in the camp, everywhere we looked we could see the highrises leaping into life from the arc of the cranes.

Several weeks ago, I reached out to Hacer to introduce friends traveling in that direction.  She caught me up to date with the continuing forced, and perhaps illegal, evictions and land taking particularly in the Roma community of Kucukbakkalkoy.  Though this is unusual for this space, I’m including Hacer’s pictures and commentary below, because of both its power and tragedy.

Human rights of families and communities deserve respect and attention regardless of the “manifest destiny” of development, where this can mean life and death to some and only more money a couple of days earlier to others.

 

 

Here are Hacer’s photos and her annotations:

photo 1Photo 1: 19  Haziran 2006: 240 houses in the Roma neighbourhood of Küçükbakkalköy, in the Atasehir district of Istanbul  were demolished by anti-terror police teams and police forces from the Metropolitan Istanbul Municipality and Kadikoy municipality. Tear gas was used on protestors.

photo 2Photo 2: They didn’t even let people to remove their belongings before demolition. Police used force against those who wanted to evacuate their houses to keep their belongings safe. 10 were taken to custody and some of their relatives, who fainted during the row, were carried  away brutally.

photo3Photo 3: 2008. Roma houses were bought by investors at very low prices to construct appartment building complexes for a housing society of jurists, causing the former owners to live in ruins for two years deprived of  electricity and  city water. Some of them moved to their relatives homes, some of them went to other sections of the city and some set up tents under viaducts.

 

photo4Photo 4: One of those who refused to sell their homes was Yuksel Dum and his family of 18 members. Yuksel Dum built a shed amidst the ruins of his demolished house and brought a legal action against the municipality. He sells flowers to earn a living for his family.

photo 5Photo 5: Although the legal action opened by Yuksel Dum is still under way Kadikoy Municipality sold his land to a businessman by way of tendering. Yuksel Dum opened another legal case against the sale.

photo6Photo 6: 28th June 2011

Sheds built by 15 families living in the Roma neighbourhood of Kucukbakkalkoy who have nowhere to go were also demolished. One of these sheds belonged to Aydogan Dalkoparan who has a lung disease causing difficulty in breathing and walking. Dalkoparan and his family live in the street since 28th June 2011. Social democrat Ataşehir Municipality in charge of Kucukbakkalkoy provided no solution other than sending the family food three times a day with the exception of  weekends. The land where once Aldogan’s house stood is now sold to an investor who will build there a luxury villa.

photo8Photo 8- Ataşehir, the district of Istanbul where the Roma neighbourhood is located has become in recent years one of the most prestigeous places of the city. Very soon  Istanbul Stock Exchange will move there, with the result that Ataşehir will become the finance centre of Istanbul. There will be no room for Yuksel Dum

 


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